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mercoledì 31 marzo 2010

PRIMA E DOPO DI LEI IL BUIO…


di Angelo Cleopazzo


Nella mia testa è come se la storia non fosse andata avanti: la storia d’Italia, quella del suo sviluppo, è rimasta ferma lì alle stragi, agli anni di piombo, alla Gladio..;
Nardò e la sua storia sono ferme al palo, quel palo è Renata.
Come se su piani differenti le chiavi segrete del nostro avvenire siano da una parte le verità sulle stragi e su quegli anni, e dall’altra le verità sull’uccisione di Renata Fonte. Ecco, secondo me, senza far luce una volta per tutte su questi accadimenti non ci sarà futuro per le giovani generazioni. Senza verità è un futuro di menzogna e non è il mio.
Studiando la storia recente di Nardò, vivendoci poi, hai come la sensazione che in questo paese gli esempi di vita onesta siano sempre come quello delle lucciole. Spesso penso che prima di Renata e del suo impegno pubblico la scena politica neritina fosse buia e che quella che vien dopo il suo assassinio sia stata tetra. Oggi se ci guardiamo, noi neritini dobbiamo forse solo vergognarci!
E’ da anni che votiamo gente malavitosa o legata al malaffare: votiamo per il ricatto, per il favore, per un bicchiere d’acqua…
Chissà che cosa penserebbe adesso Renata della nostra natura, di quanto sia decaduta!
Ma è anche vero che in mezzo a questo buio “Fitto” cresce la speranza di un migliaio di persone di liberare Nardò dalla tenebra del Medioevo in cui dimora.
Credo che con la forza degli onesti e dei giusti, con la luce della verità Nardò si possa ancora liberare dalle sue ataviche catene.
L’esempio tuo Renata, non sarà vano, è la molla che ci spinge verso una rivoluzione morale che renderà giustizia a te e al nostro paese.

1 commento:

  1. Caro Angelo, riesci sempre a suonare in modo melodioso ma intenso le corde del cuore di chi la pensa come te.
    Floriana

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