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lunedì 24 maggio 2010

La Lega duramente contestata a Cagliari, in 400 in piazza contro Castelli e i candidati sardi


Un'ora di fischi, urla, slogan. In quattrocento, quasi tutti giovanissimi, hanno contestato stasera in piazza Costituzione a Cagliari il comizio della Lega Nord Sardinia, la lista che in provincia di Cagliari sostiene per la presidenza il senatore "ribelle" del Pdl Piergiorgio Massidda.

Su Youtube ci sono già i primi documenti filmati: http://www.youtube.com/watch?v=p39OFrIRC-I

Nonostante il massiccio schieramento di forze dell'ordine, i giovani (autoconvocatisi grazie a facebook e nessuno dei quali ostentava simboli di partito) hanno iniziato da subito a contestare il viceministro Castelli e gli altri oratori con slogan e fischi. In piazza c'erano praticamente solo i ragazzi: all'inizio della manifestazione è infatti apparso evidente che, a parte i candidati locali, nessun cagliaritano ha sentito il richiamo del partito di Bossi.

Dal palco, in evidente difficoltà, il candidato alla provincia dell'Ogliastra Giorgio Ladu e il senatore Fabio Rizzi, hanno insultato ripetutamente i contestatori, ricevendo in cambio una marea di fischi e urla (lo slogan più ricorrente è stato "Fuori la Lega dalla Sardegna"). Nel corso della manifestazione ci sono stati momenti di tensione ma le forze dell'ordine hanno ben controllato la situazione evitando che degenerasse.

In evidente imbarazzo il candidato presidente Piergiorgio Massidda, che ha cercato di placare la contestazione ("Ragazzi, io vi capisco, io capisco le vostre idee, ma dovete darci la possibilità di parlare") ma ha perso quasi subito la voce e solo in un secondo momento è riuscito a completare il suo intervento, concluso con un memorabile "il dissenso mettetevelo in quel posto!".

Dal punto di vista politico, nel suo intervento Rizzi ha attaccato duramente sia il segretario nazionale dei sardisti Giacomo Sanna (il partito dei quattro mori ha infatti posto il veto perché la Lega facesse parte anche in Sardegna dell'alleanza di centrodestra), sia il presidente Cappellacci (esortato in maniera spiccia a rendere più efficace la sua azione di governo), sia il Pdl che non sostiene Massidda: "Sono quelli dell'eolico e delle tangenti" ha urlato Rizzi.

Al termine del comizio i contestatori hanno bruciato alcune bandiere della Lega: la scena è già visibile su Youtube all'indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=jhozx819izU

Al termine della manifestazione, Piergiorgio Massidda ha inviato alle redazioni una nota: "Oggi abbiamo vissuto una delle pagine più vergognose della storia democratica della nostra regione. Quello che è accaduto in piazza Costituzione è un gravissimo attentato alla democrazia, alla possibilità di chiunque di poter esprimere le proprie idee e le proprie opinioni. Il Viceministro Castelli, i Senatori Rizzi, Monti e Aderenti e i sostenitori della Lista Massidda Presidente sono stati aggrediti fisicamente, offesi, sputati e sono stati vittime di lanci di oggetti; sono state bruciate in piazza alcune bandiere della Lega Nord e delle nostra lista. Le contestazioni sono avvenute ancora prima che gli esponenti della Lega e i candidati collegati alle liste della nostra coalizione potessero esporre il proprio progetto di governo".

Per Massidda stasera “è stato offeso chi intendeva semplicemente parlare di onestà, valori e democrazia, e lavora ogni giorno tra la gente per cambiare Cagliari, la Provincia e la Sardegna. È triste vedere contestato chi ha sempre difeso in parlamento gli interessi dei sardi, così nella crisi del nostro settore industriale, così in occasione del decreto Salva-Alcoa: passato con una maggioranza di 23 voti, coi 26 della Lega e il voto contrario della totalità dei senatori sardi del centrosinistra”.

http://www.facebook.com/note.php?note_id=397608643669
http://www.youtube.com/watch?v=p39OFrIRC-I

da Indymedia

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