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sabato 12 giugno 2010

Calcio e sciovinismo: il fascista Capello carica la nazionale inglese con un video dall'Afganistan

Dai campi di battaglia dell'Afghanistan a quelli di altre battaglie, metaforiche ma non del tutto, in Sud Africa. I giocatori dell'Inghilterra hanno ricevuto un video di auguri e incitamento da un battaglione di soldati britannici stanziati ad Helmand, sul fronte della guerra contro i Talebani. Fabio Capello ha riunito la squadra e ha voluto che tutti lo guardassero, come ulteriore fonte di ispirazione per i Mondiali che cominciano domani per la squadra dei Tre Leoni.

L'emozione, a quanto pare, è stata forte. "Sono ragazzi e giovani uomini come noi, hanno la nostra stessa età, ci somigliano fisicamente, ma loro sono in Afghanistan a rischiare la vita per la libertà e a difendere il nostro paese, mentre noi indossiamo una maglia e calzoncini corti per una partita di pallone", ha commentato il capitano Steven Gerrard. "Vedere la gioia con cui questi soldati ci hanno mandati gli auguri ci ricorda quanto siamo fortunati, rispetto a loro. E ci spingerà a dare ancora di più, a dare il massimo, per rappresentare degnamente l'Inghilterra, i nostri tifosi, inclusi i nostri soldati, nelle partite che ci aspettano".
E' quello che desiderava sentire Capello. Il coach ha mandato a sua volta un messaggio ai soldati britannici in Afghanistan. Il messaggero è stato il primo ministro David Cameron, che ha visitato le truppe britanniche in Afghanistan proprio ieri, dicendo loro: "Vi porto un messaggio dell'uomo più importante di Inghilterra". Ed ecco le parole dell'allenatore: "In un momento in cui i giocatori ricevono un sostegno incredibile dal Paese, alla vigilia della Coppa del Mondo, è importante che voi sappiate quanto i vostri sforzi significhino per tutti i giocatori e lo staff della nazionale. llvostro coraggioso servizio al Paese significa tanto per i giocatori e tutti abbiamo rispetto totale per i sacrifici incredibili che voi e le vostre famiglie avete fatto. Anche se faremo tutto il possibile per raggiungere il successo in Sud Africa per l'intero Paese, voglio che sappiate che noi crediamo che siete voi i veri eroi".

Coincidenza vuole che la prima partita dell'Inghilterra, domani contro gli Stati Uniti, stia davvero assumendo i contorni di una battaglia: le accuse sempre più sferzanti del presidente Obama alla Bp per il disastro petrolifero nel golfo della Louisiana, in particolare l'uso ripetuto dell'espressione "British Petroleum", che normalmente non viene usata poiché tutti nell'azienda e nel mondo dell'oro nero preferiscono chiamarla da molti anni con il diminutivo di due lettere Bp, ha scatenato una dura reazione nei media e nell'opinione pubblica britannica. "Obama vuole infangare tutta la Gran Bretagna", titolano i tabloid popolari. "Ne abbiamo abbastanza", rispondono vari esponenti della City, accusando Washington di una campagna tesa a mettere in ginocchio la Bp, magari perché possano comprarla a buon mercato aziende petrolifere americane. E una vignetta del Times ritrae il capo della Casa Bianca vestito da calcio, mentre tira un pallone con su scritto Bp nella porta dell'Inghilterra. "Cameron deve fare di più per rispondere per le rime a Obama", titola il Daily Telegraph.

E qualcosa Cameron ha fatto, decidendo di fare sventolare la bandiera dell'Inghilterra, accanto all'Unione Jack, bandiera britannica, sul pennone di Downing street, per l'intera durata dei mondiali. L'Inghilterra è l'unica squadra dei mondiali che non rappresenta una nazione, ma solo parte di una nazione: il premier, tuttavia, ha detto in parlamento che tutto il paese, in queste circostanze, dunque incluse anche Scozia, Galles e Ulster, farà il tifo per "gli uomini di Fabio Capello". Qualcuno commenta che sembra di essere tornati al clima della guerra d'indipendenza tra Regno Unito e "colonie americane". Vedremo domani chi vincerà questa volta.

da Indymedia

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