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venerdì 23 luglio 2010

Indagine GIDP/HRDA: altro che stage, è sfruttamento dei giaovani

LAVORO, GIDP: MENO DEL 6% DEI NEO-LAUREATI OTTIENE CONTRATTO A TEMPO
INDETERMINATO

La percentuale dei neo-laureati che entra in azienda direttamente con
contratto a tempo indeterminato e' passata dal 20% del 2004, al 7% circa del
2009 a meno del 6% del 2010. Per la selezione dei neolaureati le aziende
spendono meno di mille euro e impiegano meno di un mese. Ma negli ultimi 12
mesi quasi il 30% delle aziende ha assunto oltre il 60% di chi era in stage.
Sono i dati piu' significativi che emergono dall'undicesima indagine
'Neolaureati & Stage 2010', condotta da Gidp/Hrda (Associazione direttori
risorse umane) che opera su un network composto da piu' di 2.490 direttori di
area appartenenti alle maggiori realta' imprenditoriali italiane, e che
verranno presentati oggi a Milano nel corso del convegno: 'Presentazione XI
indagine: Neolaureati & Stage 2010' nella sede Assolombarda, sala Falck, in via
Chiaravalle, 8 a Milano. "In questo momento in Italia, complice la crisi,
l'offerta di neolaureati -spiega Paolo Citterio, presidente Gidp/Hrda- sul
mercato del lavoro e' ampia e le aziende non sembrano trovare grandi
difficolta' a reclutarli. Dalla nostra ultima indagine tra i direttori del
personale emerge che sono sufficienti meno di un mese di tempo e meno di mille
euro. Inoltre, quasi il 60% del campione non utilizza l''assestment' per la
selezione e la valutazione dei neolaureati, che invece e' un utile strumento
per individuare le capacita' e le potenzialita' del candidato".
Tra i servizi offerti dagli uffici placement universitari, le aziende scelgono
dalla semplice pubblicazione di offerte di stage (36%), alla partecipazione ai
career day (17,70%). Si aggiudicano il podio tra i titoli di laurea piu'
ricercati dalle aziende: Ingegneria (27,75%), Economia (24,67%) e Informatica
(ma quest'ultima e' ricercata tre volte in meno della seconda) a cui segue
Giurisprudenza. Tra le lauree umanistiche, Scienze della comunicazione
raggiunge un 2,05%, come la laurea in Farmacia e piu' di quelle in Fisica e
Scienze bancarie. Sotto il cappello 'Ingegneria' le specializzazioni piu'
richieste sono: gestionale (28,75%), meccanica (21,25%) e informatica (11,25%).
Secondo i direttori del personale a fare la differenza tra i candidati sono la
conoscenza delle lingue (22,50%), la motivazione (19,38%) e la disponibilita' a
spostarsi per lavorare (10,85%). A queste tre caratteristiche si aggiunge la
laurea nei tempi previsti (citata dall'8,14%) e l'aver frequentato un master di
specializzazione (7,75%). Il voto di laurea e il prestigio dell'ateneo in cui
e' viene frequentata l'universita' e' considerato solo dal 4% dei direttori che
hanno risposto. Positiva, invece, la valutazione nei confronti di chi ha
lavorato (6,26%) o colto l'occasione di svolgere uno stage (4,26%), durante il
periodo universitario. (Adnkronos).

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