HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

lunedì 27 dicembre 2010

L’anno che verrà

.....almanacco irriverente e satirico. Chi si offende, non è democratico…

Gennaio

Il Pd si allea con l’Udc proprio nel preciso momento in cui l’Udc si allea con il Pdl, secondo il modulo detto della Fiera dell’Est. Il segretario conferma che la strategia è giusta e dopo il Nuovo Ulivo lancia la Nuova Alleanza Nazionale per iniziare nel migliore dei modi il Nuovo Anno. I risultati si vedono immediatamente: Vendola è al 12% dei sondaggi, grazie a una nuova narrazione che possa dare voce agli ultimi contro i re, i tiranni e i dirigenti del Pd. Secondo un dispaccio reso noto da WikiLeaks, Fini è già rimasto senza parlamentari ed è costretto a fare l’autostop perché gli hanno tolto pure la macchina. Scilipoti è presidente della Camera (no, dai, questa non è vera). Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo...


Gennaio

Il Pd si allea con l’Udc proprio nel preciso momento in cui l’Udc si allea con il Pdl, secondo il modulo detto della Fiera dell’Est. Il segretario conferma che la strategia è giusta e dopo il Nuovo Ulivo lancia la Nuova Alleanza Nazionale per iniziare nel migliore dei modi il Nuovo Anno. I risultati si vedono immediatamente: Vendola è al 12% dei sondaggi, grazie a una nuova narrazione che possa dare voce agli ultimi contro i re, i tiranni e i dirigenti del Pd. Secondo un dispaccio reso noto da WikiLeaks, Fini è già rimasto senza parlamentari ed è costretto a fare l’autostop perché gli hanno tolto pure la macchina. Scilipoti è presidente della Camera (no, dai, questa non è vera). Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Febbraio

Terminati i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria. Scusate, era il febbraio 2030, c’è stata un’interpolazione. In ogni caso saranno gli alieni a consegnare l’opera. Il Pd si allea con Fli proprio nel preciso momento in cui Fli dice «mai con il Pd», secondo la formula detta del «non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire». Vendola è al 14%, in nome di una nuova narrazione che rappresenti finalmente i popoli oppressi del Kurdistan. E anche della Brianza, già che ci siamo. Dopo Carfagna e Prestigiacomo, anche Gelmini lascia il Pdl ma per soli dodici secondi e cinquantaquattro centesimi, migliorando il record assoluto nella disciplina. Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Marzo

Malpensa torna a funzionare magicamente: oltre ai cargo, previsto l’ampliamento della pista astronavi. Scusate, il computer è stato attaccato dal virus berlusconi.exe. In occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, Berlusconi trasferisce la sede del governo ad Arcore, dichiarata capitale del regno: «ho scelto così perché mi mangano certi momenti», confessa. Bossi, in palese stato confusionale storico-federalistico, dopo dodici grappini reclama Nizza e la Savoia alla Padania. Il segretario del Pd parla di Nuovo Cavour e si allea con la Francia per sconfiggere gli odiati austriaci, all’insegna di un progetto unitario di responsabilità internazionale. La Chiesa parla senza più tanti giri di parole di Stato Pontificio, il Pd si trincera a Gaeta per commemorarsi. Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti delle Due Sicilie per il mese successivo.

Aprile

La Lega vieta il consumo di felafel in presenza di cattolici praticanti per chi ha un reddito inferiore ai cinquemila euro, non sia nipote di presidente di stato estero e non giri con un sole delle alpi sul lunotto posteriore dell’auto, con la supercazzola preferibilmente a destra. Il segretario del Pd vuole riformare le primarie: un solo candidato con due opzioni, ‘s’ sta per sì, ‘n’ per naturale. I dirigenti del partito si stringono intorno al leader, all’insegna di un’alternativa che sappia affrontare responsabilmente la fase di responsabilità nazionale costituente a cui siamo chiamati, responsabili come siamo, non si sa bene da chi tra l’altro. Nel frattempo, Casini vince le elezioni, peccato che non siano mai state indette. Vendola si aggiudica le primarie, fa due tombole e un terno al lotto e sbaraglia un torneo di canasta, superando così la soglia del 20%: ora è a soli due punti dalla capolista. Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Maggio

Elezioni amministrative all’insegna del rinnovamento: Piero Fassino vince a Torino, Achille Lauro è il nuovo sindaco di Napoli. Nel frattempo, a Milano, Giuliano Pisapia batte la Moratti: i vertici del Pd si dimettono per protesta. Vendola è al 24%, in nome di una nuova narrazione che spezzi le catene dell’oppressione capitalistica e anche quelle dei supermercati ma non le coop che vanno bene e quelle delle biciclette invece sono ecologiche e non vanno spezzate, mai e poi mai. Berlusconi va avanti: grazie a Cassano e Calearo sulla tre quarti, straordinari nei cambi di gioco, il Milan vince lo scudetto. Qualcuno dice sia merito dell’ingresso nello staff tecnico di un oscuro mastro agopuntore. Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Giugno

Il Governo non combina un cazzo da mesi, «ma quando mai ha fatto qualcosa?», osservano i principali commentatori con benevolenza, stanchi delle continue polemiche dell’opposizione (quale opposizione?). Il Pd, secondo alcuni ridotto a minoranza linguistica, prova ad allearsi con la Svp, ma l’Svp risponde: «Nein, danke, noi alpini non ci fidiamo di gente che vuole allearsi con tutti». Il segretario del Pd risponde, dolomitico: siamo caduti vom Regen in die Traufe, perché conosce i proverbi anche in tedesco. Vendola replica immediatamente: eine neue Erzählung, ci vuole, un Föhn che soffi dalla Val Pusteria e corra lungo l’Adige, dando voce ai popoli valligiani, oppressi e in cerca di riscatto a statuto speciale. Gheddafi portato in trionfo a Pontida, in occasione del tradizionale raduno, è presentato sul palco da Ruby. Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Luglio

La nuova corrente dei Noncelafacciopiùdem si rivela maggioritaria e vince il Congresso straordinario del Pd. Bersani confermato segretario, perché il problema non è quello della leadership. Infatti Vendola è al 32% e cede un 3% alla Federazione della Sinistra (esiste ancora, l’hanno vista aggirarsi dalle parti di Pisa) solo per rendere più difficile la vita al Pd. La ’ndrangheta si costituisce in Spa con sede legale in via Manzoni, nel pieno centro di Milano, per non destare troppi sospetti. Marchionne cancella le ferie per non fermare la produzione. La Cgil chiede almeno la pausa di Ferragosto, ma Cisl e Uil la definiscono anti-storica, retaggio di un mondo che non esiste più: loro hanno già firmato l’accordo dell’auto(distruzione). Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Agosto

La Lega vieta sulle spiagge dei laghi la possibilità di usare una crema troppo abbronzante ma solo per i residenti che dimostrino di conoscere la lingua italiana ovvero un dialetto a scelta e sappiano a memoria l’articolo 117 della Costituzione anche all’incontrario perché è un messaggio satanico-federalista che cosa vi credevate. Al Meeting di Rimini le firme di Formigoni sono equiparate ai segreti di Fatima. «Così si salvano capra e cavoli», commenta il segretario del Pd, ospite fisso alla kermesse di Cl, chiedendosi se eventualmente non ci si possa alleare: «voi fate la Comunione, noi la Liberazione, no?». Code in tutta Italia: ai vacanzieri si aggiungono gli elettori delusi del centrosinistra, in un terrificante ingorgo automobilistico e istituzionale, perché i primi rientrano, i secondi se ne vanno. Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Settembre

Andiamo, è tempo di allearsi. Per superare l’emergenza democratica, il Pd propone un accordo di desistenza con l’Opus Dei, sotto l’egida di un progetto compiutamente laico e riformista. Nessuna notizia di Fini: secondo WikiLeaks il leader di Fli si troverebbe a Predappio con un manipolo di irriducibili liberali di ritorno. La vicenda delle quote latte è risolta con uno scudo condonistico tombale a cui possono accedere solo coloro che risiedono lungo le rive degli affluenti di sinistra del Po che sarebbero quelli più settentrionali per capirci mica per la sinistra che ci fa cagare, chiaro? Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Ottobre

A furia di posare prime pietre, le grandi opere subiscono una potente accelerazione: realizzato un muretto a Scilla e un metro di Pedemontana a Varese. Presentata la svolta federale attesa da anni: i Comuni non hanno più il becco di un quattrino, ma sopravvivono grazie alle collette dei cittadini e alla cartolarizzazione degli asili nido. Calderoli, commosso, abbraccia il suo inseparabile maiale portafortuna. Tremonti, per festeggiare, commissaria tre Regioni e condona qualche miliardo di euro agli evasori, ispirandosi al suo santo protettore, San Marino. Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Novembre

Geniale intuizione del Pd. Per battere le destre, ci vuole una delle destre, come abbiamo fatto a non pensarci prima? Anzi, se fossero tutte, sarebbe più semplice vincere. «Diventare destra per mandare in contraddizione la destra», spiega uno stratega. «Addestrarsi a vincere», è lo slogan che tiene tutti uniti, anche se offre il destro, appunto, a qualche critica malevola. Vendola fonda presso la Porziuncola, tra gli ex-voto del Pd, il movimento politico-religioso della Nuova Narrazione: a guidarlo due cherubini e un operaio di Pomigliano. Il Pd, non si fa sorprendere e stringe un accordo pre-elettorale con gli Hare Krishna, in nome di un governo mistico e di un’alleanza di responsabilità trascendente. Il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per il mese successivo.

Dicembre

Berlusconi è ancora al governo: per Natale regala svincoli, passanti e bretelle autostradali a tutti quelli che gli garantiscono la maggioranza. Ma solo una delle due corsie, perché bisogna tirare fino al 2013. Il Pd si sente ormai un partito di opposizione momentaneamente al governo. Berlusconi, a Natale, dichiara: fatela finita, quando mai ci siamo divisi sul serio? Sarà mica opposizione, la vostra? Cià, facciamo il partito unico per concludere nel migliore dei modi il Ventennio e non se ne parli più. Sconcerto tra i due finiani superstiti, che si dividono. Indovinate come si chiama quello che rimane fuori dai giochi? Cauta apertura del Pd: «Tutti i salmi finiscono in gloria», chiosa il segretario. Amen.

P.S.: il premier annuncia la soluzione del problema dei rifiuti di Napoli per l’anno successivo.



www.ilpost.it

martedì 21 dicembre 2010

Lettera di Natale di un ergastolano ostativo a Dio

Carmelo Musumeci
Dio, lo so, non ti dovrei scrivere perché sono ateo e non credo che tu esista, ma ho scritto un po’ a tutti e nessuno mi ha mai risposto e ho pensato di rivolgermi anche a te.

Dio, siamo i cattivi e colpevoli per sempre, siamo gli ergastolani ostativi ad ogni beneficio, quelli che devono vivere nel nulla di nulla, a marcire in una cella per tutta la vita.
Dio, diglielo tu agli umani che la pena dovrebbe essere buona e non cattiva e che dovrebbe risarcire e non vendicare.
Dio, l’ergastolano ostativo non vive, pensa di sopravvivere, ma in realtà non fa neppure quello, perché l’ergastolo tiene solo in vita.
Dio, diglielo tu agli umani che la pena dell’ergastolo non potrà mai essere una pena giusta, perché una pena giusta ha un inizio e una fine.
Dio, nessun umano o disumano meriterebbe di vivere con una punizione senza fine, tutti dovrebbero avere il diritto di sapere quando finisce la propria pena.
Dio, diglielo tu agli umani che una pena che ti prende il futuro per sempre ti leva il rimorso per qualsiasi male che uno abbia commesso.
Dio, nelle carcere italiane, ci sono uomini che sono solo ombre, che vedono scorrere il tempo senza di loro e che vivono aspettando di morire.
Dio, diglielo tu agli umani che gli ergastolani ostativi non hanno paura della morte perché la loro vita non è poi così diversa della morte.
Dio, nessun’altra specie vivente tiene un animale dentro una gabbia per tutta la vita, una pena che non finisce mai non ha nulla di umano e ti fa passare la voglia di vivere.
Dio, diglielo tu agli umani che solo il perdono fa nascere nei cattivi il senso di colpa mentre le punizioni crudeli e senza futuro fanno sentire innocenti anche i peggiori criminali.
Dio, come fa rieducare una pena che non finisce mai?
Dio, diglielo tu agli umani che la migliore difesa contro l’odio è l’amore e la migliore vendetta è il perdono.
Dio, se neppure tu puoi fare qualcosa, facci morire presto per aiutarci a finire di scontare la nostra pena.
Dio, diglielo tu agli uomini che dopo tanti anni di carcere non si punisce più quella persona che ha commesso il crimine, ma si punisce un’altra persona che con quel crimine non c’entra più nulla.
Dio, molti ergastolani, dopo venti anni di carcere, camminano, respirano e sembrano vivi, ma in realtà sono morti.
Dio, diglielo tu agli umani che l’ergastolo ostativo è una vera e propria tortura che umilia la vita e il suo creatore.

Padre, non so pregare, ma ti prego lo stesso: se proprio non puoi aiutarci o se gli uomini non ti danno retta, facci almeno morire per questo Natale.

Carmelo Musumeci
Carcere di Spoleto - dicembre 2010

ISTIGAZIONE A DELINQUERE!

Sovversivi senza Associazione
La contestazione di questo reato è il perno su cui è ruotato il teorema accusatorio della Corte d’Assise d’Appello di Lecce, servito a condannare per associazione sovversiva 12 anarchici, con pene comprese tra un anno e cinque anni e cinque mesi. Siamo stati accusati di aver istigato gli immigrati internati nell’ex CPT “Regina Pacis” di San Foca affinché dessero vita a rivolte, evasioni, distruzioni del centro. È convincimento utile allo Stato e ai suoi servitori quello di credere che le rivolte nei CPT (ora chiamati CIE) siano frutto di un lavoro di istigazione svolto da pochi sovversivi, e non già pratica endemica alla stessa condizione di reclusione: quando un essere vivente è rinchiuso, spesso si ribella. La storia dei CIE, dalla loro nascita nel 1998 ad oggi, è la dimostrazione più chiara di questa affermazione.
Il “Regina Pacis” è stato un campo di internamento per stranieri poveri come tutti gli altri campi. Al suo interno veniva praticata ogni sorta di nefandezza: somministrazione massiva di psicofarmaci nei pasti per sedare gli internati, pugno di ferro nei loro confronti, pestaggi contro chi si ribellava o provava ad evadere. Non erano anomalie, né pratiche svolte da
poche “mele marce”, bensì prassi normale svolte da tutti: dal direttore, don Cesare Lodeserto, ai carabinieri che erano di guardia, agli operatori, passando per i medici che coprivano i massacri sistematici con falsi referti medici. Tutto ciò è anche venuto fuori
pubblicamente, suscitando un po’ di scandalo e tanto imbarazzo nella curia leccese che gestiva il centro e nel mondo della politica che lo sorreggeva ideologicamente e lo difendeva pubblicamente. Affinché calasse il silenzio su queste nefandezze e questo imbarazzo, è stato necessario mandare don Cesare a fare il missionario per conto di Dio. Ora è in Moldavia, dove continua a fare le sue porcate e a ingrassare i suoi conti e quelli della curia.
Davanti ad uno scenario del genere, è l’esistenza stessa di questi centri a rappresentare una “istigazione a delinquere”, perché non si possono chiudere gli occhi davanti alla vita reclusa in quanto priva del giusto documento in tasca, di fronte alle torture inflitte per mano democratica e statale. Non si può tacere quando centinaia di disgraziati periscono nel deserto, in migliaia annegano nei mari o muoiono sugli scogli appena sbarcati, mentre altri ingrassano su tutto ciò in nome dell’accoglienza. Chiunque dovrebbe sentirsi istigato davanti ad una situazione del genere, per fermare questo abominio. Chi non lo fa e resta nel silenzio si rende complice, come la maggioranza silenziosa dei tedeschi era complice di Auschwitz.
Noi abbiamo raccolto questa istigazione e abbiamo reagito, e la discriminante non è stata il codice penale, bensì l’etica individuale.
Essere sovversivi, di fronte a tutto ciò, è davvero solamente il minimo…

Sovversivi senza Associazione
peggio2008@yahoo.it
www.guerrasociale.org
f.i.

lunedì 20 dicembre 2010

RINA DURANTE & DANIELE DURANTE - QUISTIONE MERIDIONALE


Quistione meridionale

Il nonno di mio padre era brigante
come Carmine Crocco e Ninco Nanco
è sua la testa mozza che financo
sopra i libri di storia hanno stampato
rubava ai ricchi per dare ai cafoni
per questo gli tagliarono i coglioni.

Per lui la Quistione meridionale
non è stata certo un buon affare

Il nonno di mio padre era bracciante
disoccupato e morto di fame
un giorno fu preso a lavorare
nel tavoliere come stagionale
non sapeva che s'era scioperato
per questo si trovò morto ammazzato

Per lui la Quistione meridionale
non è stata davvero un buon affare

Il padre di mio padre non aveva
nemmeno terra dove lavorare
allora decise di occupare
un pò di terra incolta nell'Arneo
ma un poliziotto con la camionetta
gli fece a pezzi la sua bicicletta

Per lui la Quistione meridionale
non è stata davvero un buon affare

Mio padre infin è stato un emigrante
io dico è stato perchè non c'è più
non voglio ricordare come fu
a voi non interessa e a me fa male
non so neppure dov'è seppellito
perchè non scrisse più dopo partito

Per lui la Quistione meridionale
non è stata davvero un buon affare

Conosco invece un tizio un professore
che studiando con cura la Quistione
del Mezzogiorno in breve è diventato
un grosso personaggio, un deputato
dirige enti corsi e scuole d'arte
e gli entrano quattrini da ogni parte
per lui la Quistione meridionale
è stata certamente un buon affare


Rina Durante


Biografia di Rina Durante
La figura di Caterina, "Rina" Durante copre un ruolo fondamentale nella cultura e nella letteratura salentina della seconda metà del novecento.

Nasce a Melendugno (Le), il 29 ottobre 1928.

I primi anni d'infanzia, Rina li trascorre a Saseno, isola Albanese, dove il padre era impegnato come comandante di una batteria della regia Marina militare.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale lascia l'isola e fa ritorno nella natia Melendugno. Sin dai primi anni della sua giovinezza frequenta i più importanti intellettuali salentini da Vittorio Bodini a Oreste Macrì a Vittore Fiore, gli stessi che nell’immediato dopoguerra si confrontavano con la migliore cultura internazionale.

Entra quindi a far parte del gruppo di letterati che ruotava intorno alla rivista “Critone“ fondata dall’avvocato Tommaso Santoro, dove instaura un raporto di collaborazione con lo scrittore e poeta Vittorio Pagano. Nel 1951 pubblica la raccolta poetica “Il tempo non trascorre invano”, con prefazione di Eugène Bestaux.

Frequenta l’Università di Bari dove si laurerà brillantemente in lettere. Nel 1964 Rina Durante con il romanzo “La malapianta”, vince il Premio Salento. Seguono numerose pubblicazioni: “Viaggio in Terra d'Otranto“ (1972), “Da Verga a Balestrini-Antologia della condizione meridionale” (1975), “Tutto il teatro a Malandrino” (1977), “Il sacco di Otranto” (1977), “Gli amorosi sensi” (1996). Scrive per il teatro “Ballata salentina” (1980), mentre per il cinema cura il soggetto e la sceneggiatura dei film “Il Tramontana” (1966) e “La sposa di San Paolo” (1989). Fu tra i primi, a partire degli anni Settanta, a condurre ricerche folkloriche ed etnomusicali contribuendo alla riscoperta e alla rinascita degli studi antropologici di Ernesto De Martino sul tarantismo.

Dirigente del sindacato scrittori, organizzatrice culturale e politicamente vicina ai movimenti studenteschi del '68, Rina fonda il "Canzoniere grecanico salentino" curandone "I canti di Terra d'Otranto e della Grecia salentina". La sua opera di ricerca delle radici culturali salentine ed in particolare incentrata sulla pizzica e sulla musica contadina che ruota intorno alla Taranta è probabilmente legata all’ambiente politico in cui militava.

Qui infatti il prodotto culturale espresso dalla civiltà contadina veniva visto come frutto di una classe subalterna, antagonista alla borghesia ed alla nobiltà latifondista locale. In buona sostanza la musica popolare salentina era per certi ambienti politici e per la Durante in particolare l'espressione del malcontento della massa contadina ed una delle poche manifestazioni di rivolta verso il sistema fatto dalla massa povera generalmente rassegnata e poco avvezza alla ribellione.

Rina in quest’opera di ricerca e di riscoperta delle tradizioni popolari riuscirà a coinvolgere artisti di rilievo nazionale come la musicista romana Giovanna Marini. Questa scelta si è rivelata un intuizione che ha impresso una svolta culturale notevole sul territorio salentino tanto da creare un fenomeno culturale legato alla pizzica di proporzioni inaspettate probabilmente alla stessa Rina e che vediamo oggi travalicare i confini regionali divenendo un fenomeno di massa.

Sono numerose le commedie ed i programmi culturali trasmessi dalla Rai sia in radio che in televisione. Tra questi ricordiamo "Sapore di funghi" (1976-1977), "Il sacco di Otranto" (1977), "Glossama dedicato alle popolazioni di lingua greca del Salento" (1977). Nel 1990 scrive il soggetto di Viaggio a Galatina, documentario diretto da Luigi A. Santoro. L'amore di Rina per il Salento va oltre la musica e le lettere ed abbraccia anche l'arte culinaria. Parte dei frutti di questo lavoro sono contenuti nella Guida dell'Espresso, Cerere e Bacco a piene mani.

Ha firmato per alcuni decenni articoli per il «Quotidiano», la «Gazzetta del Mezzogiorno», «L'Unità», il «Corriere del mezzogiorno» (supplemento locale del «Corriere della sera»), «quiSalento», «Almanacco salentino», «Dove» (mensile sul turismo della Rizzoli)», «Avvenimenti», «Corriere Canadese» e «Tandem». La sua opera intellettuale si è sempre distinta per l'infaticabile attività di militanza politico–culturale, sempre dalla parte dei contadini, dei lavoratori, delle classi disagiate. Rina Durante dopo una lunga malattia muore, nella sua casa di Lecce, il 25 dicembre del 2004 all’età di 76 anni. È uscito postumo: "L'oro del Salento" ultimo suo libro che tratta di una storia sociale dell'olio d'oliva in Terra d'Otranto.

http://www.otrantopoint.com/rina-durante.html

mercoledì 15 dicembre 2010

Sovraffollamento fuori legge

Dura lex, sed lex

di Carmelo Musumeci
Da alcune settimane il DDL Alfano sulla detenzione domiciliare è Legge.
In sintesi il Magistrato di Sorveglianza dispone l’esecuzione domiciliare degli ultimi 12 mesi di pena, ma di fatto vengono esclusi la stragrande maggioranza dei detenuti.
E quindi, a mio parere, è come se si levasse una goccia di acqua salata in un oceano.
In 206 istituti di pena ci sono 68 mila detenuti per 44 mila posti letti regolamentari (… ) risulta che tutte queste carceri sono fuori legge dal punto di vista socio-sanitario. I semiliberi sono 887, sono 7800 i detenuti ammessi all’affidamento in prova, mentre sono 4.692 le persone in detenzione domiciliare. (Fonte: ANSA, 22 ottobre 2010)
Secondo me, invece di questo DDL Alfano, sarebbe molto meglio che i Magistrati di Sorveglianza non avessero paura dei mass media e applicassero le leggi che ci sono per mandare a lavorare e, perché no, a togliere la spazzatura dalle strade, tutti i detenuti, boss compresi, che possono farlo.
Dovrebbe far riflettere che su 68.000 detenuti siano solo 877 i detenuti semiliberi che escono dal carcere al mattino per lavorare e rientrano la sera per pernottare nella cella.
Pensando con la forza della ragione dovrebbero essere molto di più, all’incirca 20.000.
Secondo me per eliminare il sovraffollamento, l’inumanità degli istituti e l’illegalità costituzionale, basterebbe mandare a lavorare di giorno i detenuti che lo desiderano e se non ci sono i soldi, ricompensadoli anche con soli sconti di pena.
Lasciare delle persone dieci, venti, trenta anni, e a volte per sempre, chiusi in una cella, è demenziale.
Può servire solo a vincere le elezioni a qualche partito forcaiolo, ma non a risolvere il sovraffollamento nelle carceri.
Il carcere così com’è, fa diventare criminali i detenuti e delinquenti chi li mette dentro e li tiene in una situazione d’illegalità.
I detenuti si rieducano con il perdono, l’amore, l’istruzione e il lavoro e non con il regime di tortura del 41 bis, l’ergastolo e il sovraffollamento.
Se non fosse così, l’umanità non ha ancora capito nulla.
I carceri inizieranno a svolgere il loro compito costituzionale quando i nostri guardiani e i nostri governanti saranno più umani dei detenuti.
E non dimentichiamoci che in carcere ci può entrare chiunque, ma chi è forte, potente e ricco esce subito, mentre i poveracci ci rimangono.
Sempre con il DDL Alfano, per fronteggiare l’emergenza in atto, è stata autorizzata l’assunzione di 2.000 agenti di Polizia penitenziaria.
Spesso i nostri politici non truffano solo i detenuti, ma riescono a truffare anche la Polizia penitenziaria, perché queste 2.000 unità non superano neppure il numero degli agenti che sono andati in pensione in questi anni.
Il carcere è il peggiore nemico di se stesso.

Carmelo Musumeci
Dicembre 2010

SENTENZA D'APPELLO PROCESSO NOTTETEMPO

Il 9 dicembre vi è stata la sentenza d’appello del processo Nottetempo contro numerosi compagni a Lecce. Dopo 12 ore di camera di consiglio la Corte ha condannato tutti e 12 gli imputati per associazione sovversiva semplice ( art.270), ribaltando in parte la sentenza di primo grado. Le pene più pesanti sono state comminate ai 4 compagni che erano già stati condannati in primo grado per associazione a delinquere e altri reati specifici.Per loro le pene sono state di 5 anni e 4 mesi (il compagno è stato considerato promotore dell’associazione), 2 anni e 8 mesi, 2 anni e 7 mesi, 1 anno e 11 mesi. Altri due compagni condannati in primo grado per reati specifici hanno visto aumentate le pene fino ad un anno e sette mesi. Tutti gli altri assolti in primo grado, sono stati condannati a pene da un minimo di un anno ad un massimo di un anno e 8 mesi.
Condanna inoltre vi è stata per quasi tutti i reati specifici contestati (in primo grado vi erano state numerose assoluzioni) e per istigazione a delinquere, in occasione di due presidi vicino al ex CPT Regina Pacis in cui gli immigrati si erano rivoltati all’interno e alcuni avevano tentato di fuggire. Tale condanna è stata comminata a tutti gli imputati tranne uno, ed è l’unico reato specifico ad essere stato inflitto alla maggior parte degli imputati. Evidente la volontà di colpire una lotta contro un centro di permanenza temporanea, che insieme ad altri fattori aveva portato alla sua chiusura, sulla base anche delle chiare pressioni che il sottosegretario all’interno Mantovano ha effettuato per tutta la durata del processo.
In seguito forniremo ulteriori dettagli e riflessioni

Circolo Anarchici Lecce

ROBERTO SAVIANO E .. LA QUESTIONE MERIDIONALE

giovedì 9 dicembre 2010

Per Libero Mancuso Sindaco di Napoli

Napoli è una grande questione nazionale. Consegnare Napoli, dopo la Provincia e la Regione, ad una destra affarista ed inefficiente sarebbe un errore gravissimo ed un grave danno.
Bisogna invece rianimare le energie positive della città, quelle che reagiscono al crescente degrado e ad un destino di declino e di marginalità che appaiono ineluttabili.
Napoli è l’Italia. Se Napoli affoga nell’illegalità, nella povertà materiale e morale, nei rifiuti, è tutto il paese, la sua immagine e il suo profilo internazionale, che perde peso.
Trattare, dunque, le prossime elezioni amministrative come un appuntamento ordinario, rischia di farci precipitare in una crisi ancora più grave e profonda.
Ed invece un nuovo centro sinistra rinasce soltanto se Napoli risorge, se evita la rimozione, se ritorna ad essere, nell’immaginario come nella realtà, la capitale del Mezzogiorno. Se non ci sono queste condizioni e se non ritorna questa ambizione collettiva, la partita è già persa.
Per questo facciamo appello alle donne ed agli uomini liberi, a quelli che lavorano nel mondo della produzione, della cultura e delle professioni, nel sindacato, nella scuola, nell’università e nella ricerca, ad indicare Libero Mancuso sindaco di Napoli.
Facciamo appello al mondo del precariato, a tutti quei lavoratori che si battono, come libero ha sempre fatto, per i diritti sanciti dallo statuto dei lavoratori.
Ci rivolgiamo alle migliaia di donne e di uomini che, raccogliendo le firme per il referendum, hanno animato i comitati per l’ acqua pubblica, e all’ impetuoso movimento degli studenti, protagonisti in questi giorni, anche a Napoli, di una battaglia di civilta’ per il futuro di tutti.
Dobbiamo tutti essere soggetti attivi di questo appello sostenendo la candidatura di Libero Mancuso e contribuendo alla definizione di un programma capace di cambiare radicalmente Napoli.
Libero è stato un magistrato importante per la nostra città e le sue periferie, E’stato protagonista di inchieste centrali nella storia del nostro paese, sempre dalla parte delle vittime, degli ultimi e di quelli che spesso non hanno voce e rappresentanza. E’stato un bravo amministratore a Bologna e viene da un percorso limpido di impegno sociale e civile.
Libero torna a Napoli perché vuole dare un contributo alla sua città, perché non vuole che la rassegnazione divenga indifferenza, perché vuole combattere il sentimento di secessione che anima una parte delle classi dirigenti del paese. Insieme a lui cercheremo di ridare a Napoli speranza e orgoglio.

Roberto Esposito filosofo
Francesco Barbagallo storico
Gianni Ferrara costituzionalista
Luigi Mascilli Migliorini storico
Guido De Martino ex senatore
Eugenio Donise ex senatore ars
Enrica Amaturo docente universitaria
Pino Cantillo docente universitario ordinario filosofia morale
Adriana Buffardi fondazione idis
Nicola Spinosa storico dell’arte
Alfonso Marino docente universitario
Patrizio Rispo attore
Gianfelice Imparato attore
Antonio Casagrande attore
Renato Rotondo primario cto
Massimo Menegozzo docente medicina del lavoro
Alessandro Dalpiaz Urbanista docente universitario
Michele Della Morte costituzionalista docente universitario
Massimo Pica Ciamarra architetto
Sergio Mattone magistrato
Sergio Lambiase critico letterario
Riccardo Brun scrittore e sceneggiatore
Angelo Petrella scrittore
Luciano Scateni giornalista
Marina Cianetti artista
Marinella Pomarici pres. Ass. “A voce alta”
Rosario Stornaiuolo pres. Reg. Federconsumatori
Enzo Lipardi Sinistra svegliati
Mario Santella attore e regista
Massimo Brancato sindacalista responsabile meridionale fiom
Maurizio Mascoli sindacalista segretario regionale fiom
Andrea Amendola sindacalista segretario provinciale fiom
Davide Pastore sindacalista segreteria camera del lavoro cgil
Raffaele Lieto sindacalista segretario regionale filcams-cgil
Gabriella Refuto sindacalista segretaria provinciale flc cgil
Rosalba Cerqua fondazione Banco napoli
Simona Ricciardelli tribunale del malato
Gella Laccetti preside
Elio Marciano docente universitario
Giancarlo Cosenza architetto
Carla Capaldo ass. cora
Clara Pappalardo arcidonna
Francesco D’Ippolito docente universitario
Sabatino Tartaglia rsu hotel excelsior filcams cgil
Angelica Romano associazione un ponte per…
Maria Pia Ponticelli pres.MDM School
Gabriella Cipriano scrittrice
Ezzelbeen Pedran uapi intercultura
Rosetta Papa ginecologa
Ester Basile ass.eleonora pimentel de fonseca
Francesco Soverina storico istituto campano storia della resistenza
Bartolomeo Della Morte avvocato
Marina Gemelli scrittrice
Gilberto Antonio Marselli docente universitario
Paolo Emilio Pagano avvocato
Maria Bianca Magliano casalinga
Sirio Conte portavoce nazionale associazione per la pace
Stefano Fittipaldi direttore archivio fotografico Parisio
Pietro Greco docente universitario
Domenico Parrella avvocato amministrativista
Roberto Fasanellli ricercatore universitario
Sabrina Varricchio avvocato
Adriana Pollice giornalista il manifesto
Domenico Silvestri docente universitario
Cristina Vallini docente universitario
Massimo Cosentino segretario regionale orsa
Valeria Tripepi dirigente scolastica
Giuliano Scardaccione notaio
Sanny De Vita pres. Ass. “Il filo”
Aurelia Del Vecchio ex lavoratore italsider bagnoli
Lino D’Antonio ex lvoratore italsider bagnoli
Fortunata Simonelli artigiana
Andrea D’Andrea ricercatore universitario
Bartolo Senatore avvocato
Enza Sanseverino sindacalista cgil
Pietro Masina economista
Carla Musella magistrato
Linda D’Ancona magistrato
Massimo Amodio magistrato
Enrico Caria regista
Claudia Piccolino avvocato
Alfredo De Domenicis editore
Angelo Cutolo avvocato
Marc Innaro giornalista corrispondente rai
Vittorio Adinolfi regista teatrale
Floriana Mazzuca architetto
Floriana Formisano psichiatra
Mario Porfito attore
Patrizia Oreste primario santobono
Domenico Noviello medico santobono
Giovanni Gaglione medico chirurgo
Raffaele Izzo audiologo
Nando Coppeto produttore discografico
Enzo Argentato sindacalista fiom
Carlo Cerciello attore e regista
Pietro Menna ingegnere responsabile energie alternative commissione trasporti ue
Ivo Rendina direttore dipartimento nanotecnologie CNR
Giovanni Sannia docente universitario
Gianfranco Borrelli docente universitario
Maria Rosaria de vitiis Masullo ricercatrice cnr
Maria Giudiceandrea medico del lavoro
Armando Vittoria docente universiario
Pina Castellano direttivo provinciale filcams cgil
Ugo Piscopo scrittore
Wanda D’Alessio docente universitaria
Bruno Miccio dirigente arin
Alfonso Fraia ass.sinistra svegliati
Giuseppe Metitiero sindacalista segretario filcams cgil
Augusto Formato funzionario ministero dei trasporti
Enzo Annibale sindacalista responsabile settore immigrati cgil napoli
Silvio Perrella saggista
Giuseppe Ortano psichiatra
Oliver Valentino avvocato
Salvatore Nardiello infettivologo docente universitario
Michele Langella studente radio onda pazza
Antonio Alosco storico vicepresidente fondazione francesco de martino
Antonio Scippa già assessore giunta valenzi
Elio Waschimps pittore
Rino Colavecchia presidente cooperativa ortopedica
Massimo Pica Ciamarra architetto
Mario Pagano economista
Sergio Riccio fotografo
Ettore Massarese docente e regista
Giulio Raio docente universiario
Gerardo Pedicini poeta e critico d’arte
Filippo Esposito fisico docente universitario
Luciano Volpe dirigente scolastco
Luigi Sica studente movimento studentesco facoltà di giurisprudenza
Marco Armiero docente universitario
Goulam Afzal medico
Matteo Cassese medico
Domenico Avanzo sindacalista cgil campania
Aldo Capasso architetto
Donatella Vallario architetto
Barbara Andriello Psicoterapeuta
Luigi Daniele studente movimento studentesco facoltà di giurisprudenza
Nino Ferraiuolo Coord. nazionale ARS
Itala Massa segretario regionale slc cgil
Adriano Virale ricercatore universitario
Vincenzo Lombardo ricercatore universitario
Stefano De Matteis direttore casa editrice “ancora del mediterraneo”
Maria Antonietta Selvaggi docente universitario
Marco Casale vicedirettore carcere secondigliano
Giovanna Mozzillo scrittore
Maria Rosaria De Vitiis presidente regionale FAI
Lello Savonardo sociologo docente universitario
Eduardo Pizzo sindacalista cgil campania
Paola Maiello avvocato
Guglielmo Limatola sindacalista direttivo filcams cgil
Gianmarco Iadicicco studente movimento studentesco facoltà di giurisprudenza
Lello Antico operaio ansaldo breda
Maria Vitolo segreteria area metropolitana filcams cgil
Anna Maria Patierno sindacalista direttivo fillea cgil
Anna Maria Cycelin presidente legambiente centro storico
Maria Rosaria de vitiis De Francesco docente universitaria
Francesco Di Costanzo musicista san carlo
Claudio Mazzaro rsu eutelia
Saverio Senese avvocato
Settimo Termini docente universitario
Stefano Balassone docente universitario
Vittorio Vasquez dirigente del CIDI
Felice Piemontese scrittore
Peppe Gavioli Gruppo 183
Manlio Santanelli drammaturgo
Salvatore Cavallo sindacalista rsu fiom ansaldo breda
Tonino Di Roberto lavoratore città della scienza
Alina Nargiso regista teatrale
Chiara Guida compagnia teatrale “Metec Alegre”
Santa Lovino presidente opera nomadi
Antonio Di Luca direttivo provinciale fiom napoli rsu Pomigliano D’Arco
Tonino Grieco ex operaio alfa avio
Andrea Vitagliano sindacalista filcams
Bianca De Chiara ginecologa
Adriana La Volpe ricercatrice cnr
Francesco De Goyzueta di toverana opinionista
Elena Cepolllaro attrice
Andrea De Goyzueta attore
Salvatore Esposito direttore regionale dipartimento welfare ires cgil
Adriana Maestro filosofa
Antonio D’Amore federazione internazionale città sociale
Nicola Balzano medico legale
Enzo Sacco operatore sociale
Enrico Santangelo notaio
Franco Di Liberto docente universitario
Peppe Di Lauro rsu fiom ansaldo sts
Antonio Cavallo avvocato
Armando De Martino docente universitario
Nino Russo regista rai
Francesco Mastroberti direttore dipartimento scienze giuridiche
Mimma Russo artista
Lucio Criscuolo rsu/rls manutencoop
Dario Castaldi rsu alenia Capodichino
Annalisa Giacci costumista
Riccardo Sannino regista
Alfonso Ghezzi architetto
Annalisa Buffardi docente universitario
Giorgia Caiazzo architetto
Umberto Amato liutaio e musicista
Gianni De Filippo fotografo
Gino Insabato patologo
Gaetano Mazzella tecnico radiologo
Maurizio Chiaromonte insegnante
Giovanni Paonessa dirigente comune di napoli
Marco Ferrarino macchinista ferroviere
Luigi Mazzella scultore
Pina Silvi dirigente comune di napoli
Alberto D’angelo sindacalista cgil campania
Carmela Politi Cenere scrittrice
Italo Pignatelli ANPI
Paolo Pappone psichiatra
Ernesto Santoro biologo
Antonio De Gennaro assoutenti
Giovanni Barchetta tecnico radiologo
Carlo Sorrentino imprenditore
Giorgio Liotti docente universitario
Alberto Corona segretario prov. UDU
Enzo Marino pittore
Aldo Zollo fisico docente universitario
Francesco Gentile movimento anticamorra
Ciro Costabile produttore artistico
Luciano Ferrara fotografo
Claudio Massari ispettore editoriale
Angelo Abenante ex senatore
Nando Gaeta dirigente sanitario
Amedeo Baittner sindacalista FP C P CGIL
Ileana Remini segreteria provinciale FP CGIL
Leandro Limoccia avvocato presidente coordinamento campano anticamorra
Maria Elefante filologa docente universitario
Antonio Tubelli chef
Mario Pagnozzi odontoiatra
Clemente Patrizio Giannini psichiatra
Luca Trapanese presidente cooperativa sociale
Laura Galletti insegnante
Annamaria De Chiara insegnante
Luisa Palermo insegnante
Antonio Vallario geologo docente universitario
Luigi Felaco studente associazione scetammece
Franco Ceci sociologo
Riccardo Festa architetto
Franco Cassese medico
Enrica Ferrigno artigiana san gregorio armeno
Antonio Russo aics vomero
Enzo Russo architetto
Silvana Santagada architetto
Giovanni Iuorio architetto
Carlo Cremona leader movimento lgbt
Stefania Baldi insegnante
Bartolomeo Sciannimanica ingegnere
Michele Spagna avvocato
Annalisa Senese avvocato
Marianna Stendardo avvocato
Vincenzo De Rosa avvocato
Giusi Rocco avvocato
Marcella Cuomo avvocato
Giuseppe Salvi docente universitario
Giuseppina Ceparano pensionata
Ilaria Criscuolo avvocato
Marco Giovanni Daniele avvocato
Carla Napolitano sindacalista cgil casa
Francesco Escalona architetto ex presidente parco campi flegrei
Marta Di Tota insegnante
Stefano Fontana Rappresentante
Anna Fontana architetto
Simona Fontana architetto
Flavia Furia pensionata
Daniele Genovese Commercialista
Francesco Saverio Lippi farmacista
Luigi Mancuso Rappresentante
Giuseppe Martolini gioielliere
Annalisa Prisco economista
Ornella Resi casalinga
Gaetano Ivan Senese ingegnere
Viviana Senese studentessa
Vincenza Senese insegnante
Antonio Starita pensionato
Arturo Sendardo dirigente spa
Alfredo Stendardo dirigente amministrazione penitenziaria
Luciano Taglialatela direttore banca
Luca Troncone avvocato
Marcello Varriale bancario
Giovanni Talarico docente universitario
Clelia Modesti presidente etica pubblica
Guido D’Agostino presidente dell’istituto campano storia della resistenza e docente universitario

da Sinistra Ecologia e Libertà

Bella ciao cantata da don Gallo e Gino Paoli


Succede a Genova. Oggi 8 dicembre 2010 al termine della Messa nella Chiesa di San Benedetto per festeggiare i 40 anni della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova, don Gallo saluta in numerosi presenti intonando “Bella Ciao” accompagnato da Gino Paoli
da Reset-Italia

sabato 4 dicembre 2010

CENA SOCIALE - LUNEDI' 6 DICEMBRE ORE 21:00


Cena sociale, chiacchere, musica, materiale informativo sul processo d'appello agli anarchici salentini.
Circolo Anarchico via Messaglia 62 Lecce

Quota cena 5 euro, se non ce l'hai viene lo stesso.

I centri di detenzione per stranieri sono luoghi di internamento per immigrati irregolari senza permesso di soggiorno: essi rappresentano una infamia inaccettabile. Per questo motivo dentro e fuori quelle mura, in Italia e nel mondo, vi sono lotte condotte da chi ritiene che l'unico destino di questi posti sia quello di essere distrutti, per spazzare via con essi la paura, l'odio, la guerra fra poveri, l'indifferenza, il razzismo.
NOI SIAMO AL LORO FIANCO

IO RESTO PER CHI COME ME CREDE IN UN MONDO MIGLIORE


Care amiche, cari amici,

vi proponiamo il piccolo video che Filomena, ha ideato per colmare, almeno in parte, il vuoto informativo sul ruolo che le donne hanno giocato e tuttora giocano in questo Paese.

Abbiamo sentito l'esigenza di estrarre dal silenzio una piccola sequenza di figure femminili del passato e del presente. E' stato un esercizio difficile, il nostro. Molte, moltissime altre sono state sacrificate all'esigenza di brevità.

Ci auguriamo tuttavia che il messaggio di Filomena risulti chiaro.

Vi chiediamo di far circolare quanto più possibile questo video. Di farlo rimbalzare, cliccandolo e mandandolo agli amici: mettendoci in grado

di consegnare alle donne la visibilità che meritano.

Pensiamo che sia opportuno cominciare da un gesto come questo, di ascolto e di diffusione, per riscrivere il racconto dell'Italia.


Grazie per il sostegno che vorrete darci.

FILOMENA, la rete delle donne

www.filomenainrete.com

filomenainrete@gmail.com