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mercoledì 15 dicembre 2010

Sovraffollamento fuori legge

Dura lex, sed lex

di Carmelo Musumeci
Da alcune settimane il DDL Alfano sulla detenzione domiciliare è Legge.
In sintesi il Magistrato di Sorveglianza dispone l’esecuzione domiciliare degli ultimi 12 mesi di pena, ma di fatto vengono esclusi la stragrande maggioranza dei detenuti.
E quindi, a mio parere, è come se si levasse una goccia di acqua salata in un oceano.
In 206 istituti di pena ci sono 68 mila detenuti per 44 mila posti letti regolamentari (… ) risulta che tutte queste carceri sono fuori legge dal punto di vista socio-sanitario. I semiliberi sono 887, sono 7800 i detenuti ammessi all’affidamento in prova, mentre sono 4.692 le persone in detenzione domiciliare. (Fonte: ANSA, 22 ottobre 2010)
Secondo me, invece di questo DDL Alfano, sarebbe molto meglio che i Magistrati di Sorveglianza non avessero paura dei mass media e applicassero le leggi che ci sono per mandare a lavorare e, perché no, a togliere la spazzatura dalle strade, tutti i detenuti, boss compresi, che possono farlo.
Dovrebbe far riflettere che su 68.000 detenuti siano solo 877 i detenuti semiliberi che escono dal carcere al mattino per lavorare e rientrano la sera per pernottare nella cella.
Pensando con la forza della ragione dovrebbero essere molto di più, all’incirca 20.000.
Secondo me per eliminare il sovraffollamento, l’inumanità degli istituti e l’illegalità costituzionale, basterebbe mandare a lavorare di giorno i detenuti che lo desiderano e se non ci sono i soldi, ricompensadoli anche con soli sconti di pena.
Lasciare delle persone dieci, venti, trenta anni, e a volte per sempre, chiusi in una cella, è demenziale.
Può servire solo a vincere le elezioni a qualche partito forcaiolo, ma non a risolvere il sovraffollamento nelle carceri.
Il carcere così com’è, fa diventare criminali i detenuti e delinquenti chi li mette dentro e li tiene in una situazione d’illegalità.
I detenuti si rieducano con il perdono, l’amore, l’istruzione e il lavoro e non con il regime di tortura del 41 bis, l’ergastolo e il sovraffollamento.
Se non fosse così, l’umanità non ha ancora capito nulla.
I carceri inizieranno a svolgere il loro compito costituzionale quando i nostri guardiani e i nostri governanti saranno più umani dei detenuti.
E non dimentichiamoci che in carcere ci può entrare chiunque, ma chi è forte, potente e ricco esce subito, mentre i poveracci ci rimangono.
Sempre con il DDL Alfano, per fronteggiare l’emergenza in atto, è stata autorizzata l’assunzione di 2.000 agenti di Polizia penitenziaria.
Spesso i nostri politici non truffano solo i detenuti, ma riescono a truffare anche la Polizia penitenziaria, perché queste 2.000 unità non superano neppure il numero degli agenti che sono andati in pensione in questi anni.
Il carcere è il peggiore nemico di se stesso.

Carmelo Musumeci
Dicembre 2010

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