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lunedì 25 gennaio 2010

La rivincita dei giovani

IDV - Nardò -La vittoria alle primarie di Nichi riempie i polmoni di Dignità Giovanile. Nella gelida giornata che ormai è passata si è mossa la "fucina" d'idee, aspettative, progetti e VALORI. Non è stato il 52enne governatore a chiamare i giovani, ma questi l'hanno sostenuto e in fine premiato.

L'IdV di Nardò si apre a un progetto progressista che antepone alla "scalata alla carica" questioni come la Sanità, la tutela dell'ambiente, il potenziamento del turismo e soprattutto le politiche giovanili. Il nostro movimento non è stato ago di bilancia ma parte attiva del progetto.

Rivolgiamo agli Amici di Sinistra e Libertà tutta la nostra stima per la loro politica fuori dal partito, per le vie e nelle piazze, la politica che piace anche a Noi e nella quale ci impegnano perchè siamo movimenti che non hanno paura di esporsi, di quelli che non si fanno i conti e che non credono che siano i numeri a costruire i fatti.

Oggi si è chiusa una bella pagina di Democrazia partecipata.

BUON LAVORO NICHI!

www.idvnardo.it

BOCCIA(TO) ANCORA UNA VOLTA.

Un risultato insperato a Nardò: Nichi Vendola ha vinto con uno scarto di circa un centinaio di voti.
La giornata non era quella solita, era piena di tensione, di ansia e soprattutto di speranza.
I presupposti non erano dei migliori. Dirigenti comunali smaniosi di chiamare a destra e a manca nella speranza di far giungere quante più persone possibili al seggio.
"Storpi", "invalidi", "reduci della prima guerra mondiale" e chi più ne ha più ne metta giungevano al Chiostro dei Carmelitani spinti da questo improvviso sentimento di partecipazione sociale. Nelle vicinanze del Chiostro si trova la chiesa dei Carmelitani. Finita la messa, le persone che uscivano, incontravano il politicante di turno che invitava loro di votare Boccia, dalla vecchietta che di politica non ha mai capito un cazzo al giovane che come la vecchietta di politica non ha mai capito un cazzo e non ha mai voluto sentirne parlare (tranne se di mezzo non ci sia qualche "sogno da realizzare" per mano dei politicanti da strapazzo); tutto questo è avvenuto alla luce del sole.
Perchè a Nardò la normalità sono i favori, i compromessi, le lobby grandi e piccole da salvare e rinsaldare sempre più.
Non voglio discriminare nessuno e ve lo dico col cuore, ma Macorano (uno dei personaggi allegorici che colorano la nostra piazza) per chi ha votato???
Le sconcerie sono state troppe ecco perché la vittoria di Nichi Vendola è una gioia per quei neretini che credono che qualcosa diverso e meno malato ci sia.
Una piccola critica. E' stata una vittoria del popolo, verissimo, ma non so quanto questo popolo abbia votato con coscienza.
Devo essere il solito rompiscatole, ma a Nardò si è vinto anche grazie a quei voti che noi critichiamo. Quei voti che sicuramente non nascono da un attaccamento a degli ideali riscontrabili nella sinistra. Quei diktat piovuti dall'alto ci sono stati anche in quest'occasione. Alcune persone, con le quali ho scambiato due chiacchiere, mi confidavano che hanno votato Vendola perchè così gli era stato detto. E' la solita pistola data in mano ad un popolo senza coscienza civica e politica. La solita pistola che si può rivoltare contro.
Compagni, anzi amici di Sinistra Ecologia e Libertà, continuiamo o meglio continuate (ultimamente non sono stato molto presente come prima) a lavorare come avete fatto sino ad ora sul territorio. Continuate(iamo) a smascherare gli accordi balordi e a guardare la gente negli occhi senza prometterle un bel niente se non quel sentimento per la politica intesa come partecipazione attiva, come rifiuto del favore in cambio del voto, come battaglia affinchè nei luoghi pubblici (ospedale, scuola ecc. ecc. ecc.) non entrino i soliti noti senza passione per quel mestiere e quindi senza professionalità sol perchè hanno una tessera di partito e un esponente dietro che gli dà una spintarella; indigniamoci, scendiamo in piazza, facciamo sentire la nostra voce, costruiamo noi delle barricate e non mettiamoci dietro a quelle dei politici di turno, vergogniamoci e facciamoli un pò vergognare quando si va nella direzione sbagliata.

ORA E SEMPRE RESISTENZA

di Nico Musardo

Trionfo di Vendola alle primarie, il plauso della Lusi

La viceresponsabile pugliese dell'Italia dei Diritti: "E' la vittoria del popolo contro le alchimie della politica vecchio stampo, quella fatta negli angusti spazi delle segreterie"

Bari, 25 gennaio 2010 - "È un risultato straordinario che certifica quanto questo strumento rappresenti un momento di alta democrazia per il popolo che si riappropria del suo potere, ponendosi al centro dei meccanismi di decisione politica". Con questa frase Patrizia Lusi, viceresponsabile per la Puglia dell'Italia dei Diritti, ha espresso la sua soddisfazione per la vittoria alle primarie di Nichi Vendola.La giornata di ieri, che ha visto una massiccia partecipazione popolare alle consultazioni, ha consegnato al governatore uscente e leader di Sinistra Ecologia e Libertà lo scettro di candidato del centrosinistra alle tornate elettorali regionali di fine marzo. Con oltre il 70% dei consensi ha sbaragliato Francesco Boccia, esponente democratico indicato da D'Alema come necessario per allargare l'alleanza all'Udc. Correrà contro Rocco Palese, ex assessore della vecchia giunta Fitto, designato dal Pdl come suo sfidante, e Adriana Poli Bortone, del movimento Io Sud, appoggiata dal partito di Casini. "È il trionfo degli elettori contro l'apparato - ha aggiunto l'esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - e di questo spero che il Pd abbia preso atto. A Boccia va riconosciuto il coraggio di averci messo la faccia, ma ora è il momento di unirsi perché la battaglia sarà dura. Sarebbe autolesionistico non concentrarsi sulla campagna elettorale per dare seguito a sterili e controproducenti rese dei conti che non sortirebbero altro effetto che quello di indebolire la coalizione".

Ufficio Stampa Italia dei Diritti
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BOCCIA(TO) ANCORA UNA VOLTA: ECCO I RISULTATI DALLE PROVINCE DI TARANTO, BRINDISI E LECCE

PROVINCIA DI LECCE

1 Acquarica del Capo - BOCCIA 77 (53,1%) - VENDOLA 68 (46,9%)
2 Alessano - BOCCIA 92 (18,8%) - VENDOLA 398 (81,2%)
3 Alezio - BOCCIA 199 (47,5%) - VENDOLA 220 (52,5%)
4 Alliste - BOCCIA 82 (27,6%) - VENDOLA 215 (72,4%)
5 Andrano - BOCCIA 70 (17,2%) - VENDOLA 338 (82,8%)
6 Aradeo - BOCCIA 63 (17,3%) - VENDOLA 301 (82,7%)
7 Arnesano - BOCCIA 32 (16,9%) - VENDOLA 157 (83,1%)
8 Bagnolo - BOCCIA 190 (68,8%) - VENDOLA 86 (31,2%)
9 Botrugno - BOCCIA 87 (42,9%) - VENDOLA 116 (57,1%)
10 Calimera - BOCCIA 149 (29,0%) - VENDOLA 365 (71,0%)
11 Campi - BOCCIA 512 (41,4%) - VENDOLA 726 (58,6%)
12 Cannole - BOCCIA 101 (57,4%) - VENDOLA 75 (42,6%)
13 Caprarica di Lecce - BOCCIA 51 (40,2%) - VENDOLA 76 (59,8%)
14 Carmiano - BOCCIA 200 (34,8%) - VENDOLA 374 (65,2%)
15 Carpignano - BOCCIA 97 (33,2%) - VENDOLA 195 (66,8%)
16 Casarano - BOCCIA 1092 (61,8%) - VENDOLA 675 (38,2%)
17 Castrì di Lecce - BOCCIA 44 (30,8%) - VENDOLA 99 (69,2%)
18 Castrignano Capo - BOCCIA 150 (53,0%) - VENDOLA 133 (47,0%)
19 Castrignano Greci - BOCCIA 156 (37,9%) - VENDOLA 256 (62,1%)
20 Castro - BOCCIA 142 (76,8%) - VENDOLA 43 (23,2%)
21 Cavallino - BOCCIA 119 (25,3%) - VENDOLA 352 (74,7%)
22 Collepasso - BOCCIA 123 (59,1%) - VENDOLA 85 (40,9%)
23 Copertino - BOCCIA 199 (21,3%) - VENDOLA 736 (78,7%)
24 Corigliano d'Otranto - BOCCIA 85 (28,6%) - VENDOLA 212 (71,4%)
25 Corsano - BOCCIA 67 (23,8%) - VENDOLA 214 (76,2%)
26 Cursi - BOCCIA 143 (48,6%) - VENDOLA 151 (51,4%)
27 Cutrofiano - BOCCA 119 (26,4%) - VENDOLA 332 (73,6%)
28 Diso Marittima - BOCCIA 79 (39,9%) - VENDOLA 119 (60,1%)
29 Gagliano - BOCCIA 89 (40,3%) - VENDOLA 132 (59,7%)
30 Galatina - BOCCIA 510 (41,9%) - VENDOLA 706 (58,1%)
31 Galatone - BOCCIA 408 (49,2%) - VENDOLA 421 (50,8%)
32 Gallipoli - BOCCIA 204 (23,0%) - VENDOLA 683 (77,0%)
33 Giuggianello - BOCCIA 72 (43,9%) - VENDOLA 92 (56,1%)
34 Guagnano - BOCCIA 89 (23,0%) - VENDOLA 298 (77,0%)
35 Lecce 1 - BOCCIA 258 (25,6%) - VENDOLA 751 (74,4%)
36 Lecce 2 - BOCCIA 317 (25,8%) - VENDOLA 910 (74,2%)
37 Lecce 3 - BOCCIA 215 (26,5%) - VENDOLA 595 (73,5%)
38 Lecce 4 - BOCCIA 119 (23,4%) - VENDOLA 389 (76,6%)
39 Lecce 5 - BOCCIA 228 (25,9%) - VENDOLA 654 (74,1%)
40 Lecce 6 - BOCCIA 206 (24,5%) - VENDOLA 635 (75,5%)
41 Lequile - BOCCIA 138 (30,9%) - VENDOLA 308 (69,1%)
42 Leverano - BOCCIA 241 (35,9%) - VENDOLA 431 (64,1%)
43 Lizzanello - BOCCIA 273 (38,4%) - VENDOLA 438 (61,6%)
44 Maglie - BOCCIA 226 (34,8%) - VENDOLA 423 (65,2%)
45 Martano - BOCCIA 270 (42,3%) - VENDOLA 368 (57,7%)
46 Martignano - BOCCIA 135 (63,7%) - VENDOLA 77 (36,3%)
47 Matino - BOCCIA 120 (48,4%) - VENDOLA 128 (51,6%)
48 Melendugno - BOCCIA 144 (38,3%) - VENDOLA 232 (61,7%)
49 Melissano - BOCCIA 274 (67,5%) - VENDOLA 132 (32,5%)
50 Melpignano - BOCCIA 205 (63,1%) - VENDOLA 120 (36,9%)
51 Miggiano - BOCCIA 48 (54,5%) - VENDOLA 40 (45,5%)
52 Minervino - BOCCIA 87 (37,7%) - VENDOLA 144 (62,3%)
53 Monteroni - BOCCIA 131 (26,6%) - VENDOLA 362 (73,4%)
54 Montesano - BOCCIA 57 (41,9%) - VENDOLA 79 (58,1%)
55 Morciano - BOCCIA 115 (45,6%) - VENDOLA 137 (54,4%)
56 Muro Leccese - BOCCIA 105 (37,1%) - VENDOLA 178 (62,9%)
57 Nardò - BOCCIA 1086 (48,0%) - VENDOLA 1175 (52,0%)
58 Neviano - BOCCIA 37 (16,1%) - VENDOLA 193 (83,9%)
59 Nociglia - BOCCIA 92 (61,7%) - VENDOLA 57 (38,3%)
60 Novoli - BOCCIA 109 (24,5%) - VENDOLA 335 (75,5%)
61 Otranto - BOCCIA 121 (43,2%) - VENDOLA 159 (56,8%)
62 Palmariggi - BOCCIA 62 (55,4) - VENDOLA 50 (44,6%)
63 Parabita - BOCCIA 235 (47,5%) - VENDOLA 260 (52,5%)
64 Patù - BOCCIA 311 (75,5%) - VENDOLA 101 (24,5%)
65 Poggiardo - BOCCIA 82 (31,1%) - VENDOLA 182 (68,9%)
66 Porto Cesareo - BOCCIA 61 (32,4%) - VENDOLA 127 (67,6%)
67 Presicce - BOCCIA 120 (42,7%) - VENDOLA 161 (57,3%)
68 Racale - BOCCIA 58 (12,6%) - VENDOLA 401 (87,4%)
69 Ruffano - BOCCIA 71 (29,1%) - VENDOLA 173 (70,9%)
70 Salice Salentino - BOCCIA 184 (40,1%) - VENDOLA 275 (59,9%)
71 Salve - BOCCIA 56 (25,3%) - VENDOLA 165 (74,7%)
72 San Cassiano - BOCCIA 31 (19,3%) - VENDOLA 130 (80,7%)
73 San Cesario - BOCCIA 211 (44,3%) - VENDOLA 265 (55,7%)
74 San Donato - BOCCIA 210 (32,8%) - VENDOLA 430 (67,2%)
75 San Pietro in Lama - BOCCIA 31 (17,0%) - VENDOLA 151 (83,0%)
76 Sanarica - BOCCIA 42 (52,5%) - VENDOLA 38 (47,5%)
77 Sannicola - BOCCIA 120 (26,3%) - VENDOLA 336 (73,7%)
78 S.Cesarea Cerfignano - BOCCIA 107 (53,2%) - VENDOLA 94 (46,8%)
79 Scorrano - BOCCIA 68 (33,5%) - VENDOLA 135 (66,5%)
80 Seclì - BOCCIA 22 (26,8%) - VENDOLA 60 (73,2%)
81 Sogliano Cavour - BOCCIA 221 (72,5%) - VENDOLA 84 (27,5%)
82 Soleto - BOCCIA 114 (42,1%) - VENDOLA 157 (57,9%)
83 Specchia - BOCCIA 48 (15,0%) - VENDOLA 273 (85,0%)
84 Spongano - BOCCIA 99 (49,0%) - VENDOLA 103 (51,0%)
85 Squinzano - BOCCIA 387 (53,2%) - VENDOLA 341 (46,8%)
86 Sternatia - BOCCIA 344 (72,0%) - VENDOLA 134 (28,0%)
87 Supersano - BOCCIA 47 (29,6%) - VENDOLA 112 (70,4%)
88 Surano - BOCCIA 10 (11,8%) - VENDOLA 75 (88,2%)
89 Surbo - BOCCIA 131 (34,4%) - VENDOLA 250 (65,6%)
90 Taurisano - BOCCIA 371 (53,5%) - VENDOLA 323 (46,5%)
91 Taviano - BOCCIA 133 (26,5%) - VENDOLA 369 (73,5%)
92 Tiggiano - BOCCIA 26 (15,0%) - VENDOLA 147 (85,0%)
93 Trepuzzi - BOCCIA 748 (53,3%) - VENDOLA 655 (46,7%)
94 Tricase - BOCCIA 231 (23,2%) - VENDOLA 765 (76,8%)
95 Tuglie - BOCCIA 69 (28,8%) - VENDOLA 171 (71,3%)
96 Ugento - BOCCIA 142 (43,2%) - VENDOLA 187 (56,8%)
97 Uggiano la chiesa - BOCCIA 69 (25,9%) - VENDOLA 197 (74,1%)
98 Veglie - BOCCIA 169 (28,4%) - VENDOLA 427 (71,6%)
99 Vernole - BOCCIA 81 (28,4%) - VENDOLA 204 (71,6%)
100 Vignacastrisi - BOCCIA 57 (36,1%) - VENDOLA 101 (63,9%)
101 Zollino - BOCCIA 199 (49,6%) - VENDOLA 202 (50,4%)

TOTALE: AFFLUENZA 44921 - FRANCESCO BOCCIA 17027 - % 38,1 - NICHI VENDOLA 27710 - % 61,9 - BIANCHE 79 - NULLE 103 - CONTESTATE 2 - VOTI VALIDI 44737


PROVINCIA DI TARANTO

Ecco i dati della Provincia di Taranto per quanto riguarda le primarie del centrosinistra del 24 Gennaio 2010. Scarica il file o vedi sotto i risultati:

Comuni - BOCCIA % - VENDOLA % - BIANCHE - NULLE - Totale Voti Validi - Totale Votanti

GENERALE 7.520 29,36 18.094 70,64 17 27 25.614 25.658

AVETRANA 313 47,35 348 52,65 3 1 661 665
CAROSINO 302 50,50 296 49,50 598 598
CASTELLANETA 152 27,54 400 72,46 2 552 554
CRISPIANO 144 23,34 473 76,66 617 617
FAGGIANO 77 38,89 121 61,11 2 1 198 201
FRAGAGNANO 187 51,94 173 48,06 360 360
GINOSA 183 27,31 487 72,69 670 670
GROTTAGLIE 401 27,50 1.057 72,50 2 3 1.458 1.463
LATERZA 158 23,72 508 76,28 666 666
LEPORANO 70 27,45 185 72,55 255 255
LIZZANO 90 14,68 523 85,32 613 613
MANDURIA 242 25,42 710 74,58 3 3 952 958
MARTINA FRANCA 337 21,01 1.267 78,99 1.604 1.604
MARUGGIO 183 50,14 182 49,86 365 365
MASSAFRA 1.059 51,41 1.001 48,59 2.060 2.060
MONTEIASI 74 28,46 186 71,54 260 260
MONTEMESOLA 32 27,83 83 72,17 115 115
MONTEPARANO 83 56,08 65 43,92 148 148
MOTTOLA 226 30,05 526 69,95 752 752
PALAGIANELLO 78 25,08 233 74,92 1 1 311 313
PALAGIANO 183 32,16 386 67,84 4 569 573
PULSANO 125 17,10 606 82,90 731 731
ROCCAFORZAT A 30 42,25 41 57,75 71 71
SAN GIORGIO J. 139 19,94 558 80,06 697 697
SAN MARZANO 193 49,36 198 50,64 391 391
SAVA 269 28,35 680 71,65 1 4 949 954
STATTE 235 40,52 345 59,48 580 580
TORRICELLA 168 78,14 47 21,86 215 215

TOTALI PROVINCIA 5.733 32,91 11.685 67,09 12 19 17.418 17.449

Circoscrizione Paolo VI 159 33,97 309 66,03 1 2 468 471
Circoscrizione Tamburi Lido Azzurro 143 28,83 353 71,17 496 496
Circoscrizione Città Vecchia Borgo 191 19,16 806 80,84 2 997 999
Circoscrizione Città Vecchia Borgo 78 65,55 41 34,45 119 119
Circoscrizione Tre Carrare Solito 235 20,03 938 79,97 2 1.173 1.175
Circoscrizione Tre Carrare Solito 162 22,66 553 77,34 715 715
Circoscrizione Montegranaro Salinella 285 17,45 1.348 82,55 1 2 1.633 1.636
Circoscrizione Montegranaro Salinella 175 18,08 793 81,92 3 968 971
Circoscrizione Talsano SanVito Lama 186 26,09 527 73,91 713 713
Circoscrizione Talsano SanVito Lama 173 18,93 741 81,07 914 914

TOTALI CITTA' 1.787 21,80 6.409 78,20 5 8 8.196 8.209
COMITATO ELEZIONI PRIMARIE 2010 - Regionali Puglia
Taranto e provincia: RISULTATI DEI CANDIDATI TARANTO CITTA'

da GrnadeSalento.org


PROVINCIA DI BRINDISI

Ecco i risultati delle Pimarie nei Paesi della Provincia di Brindisi

Paese - Vendola - Boccia

1 Erchie 388 99
2 Cellino 214 200
2 Ceglie 702 239
4 Carovigno 563 270
5 Ostuni 1348 832
6 Francavilla 1060 733
7 Fasano 1979 490
8 Cisternino 741 231
9 Villa c. 274 62
10 Latiano 621 215
11 Brindisi 2302 794
12 Mesagne 1926 602
13 San pietro 445 525
14 Torre Santa Susanna 268 203
15 Torchiarolo 190 81
16 San vito 440 182
17 San michele 84 62
18 Oria 389 148
19 San Pancrazio 529 264
20 Sandonaci 496 295

da GrandeSalento.org

Valanga Nichi vince col 70%



Nichi Vendola ha vinto le primare pugliesi per le elezioni regionali con oltre il 70% dei consensi, contro circa il 30% per Francesco Boccia, candidato sostenuto dal Pd.
Alle 11 di sera, due ore dopo la chiusura dei seggi, è il comitato elettorale del governatore regionale uscente a comunicare i risultati. Ma poco dopo Vendola e Boccia convocano una breve conferenza stampa congiunta per segnalare che da questo momento, e fino alle elezioni del 28 marzo, la coalizione lavorerà "unita". "E' tempo di costruire", sintetizza il leader di Sinistra e libertà.
Alle elezioni primarie hanno partecipato 200mila persone. Vendola è andato bene praticamente ovunque, da Taranto, dove ha preso il 65%, fino a Gallipoli, la cittadina che per anni ha eletto Massimo D’Alema: qui Boccia ha avuto 204 voti, Vendola 684.
Chiusi anche i seggi delle primarie venete. Il candidato della sinistra, Gianfranco Bettin avrebbe avuto una buona affermazione (attorno al 30%), ma sarebbe in vantaggio Giorgio Orsoni, candidato ufficiale del Pd.

da IlManifesto

Haiti, Frattini: governo non si riconosce in parole di Bertolaso

Il capo della protezione civile ha attaccato gli Usa definendo la macchina degli aiuti "patetica"

WASHINGTON - ''Il Governo italiano non si riconosce in alcune delle dichiarazioni'' rilasciate dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso sulla situazione degli aiuti ad Haiti, ed in particolare sul ruolo degli Usa e delle organizzazioni internazionali. E' quanto sottolineato dal ministro degli Esteri Franco Frattini al suo arrivo a Washington, dove oggi incontrera' il segretario di stato americano Hillary Clinton. Bertolaso, ha spiegato Frattini, ''ha fatto proposte importantissime al governo ed al presidente di Haiti per quanto riguarda il futuro dei bambini e le linee di evacuazione''. Poi pero', ha aggiunto il ministro, ''qualcuno gli ha chiesto di parlare da giornalista'' ed allora lui ''ha attaccato frontalmente gli Usa e le organizzazioni internazionali. In queste dichiarazioni - ha ribadito Frattini - il governo non si riconosce''. Il ministro, che oggi con la Clinton affrontera' anche il tema di Haiti, ha sottolineato che ''in un contesto cosi' complesso c'e' bisogno della leadership americana e, insieme ad essa, anche del piu' efficace coordinamento degli sforzi internazionali da parte delle Nazioni Unite''. Frattini ha quindi espresso ''a nome del Governo italiano il massimo apprezzamento'' per l'impegno degli Usa e del ''presidente Obama nell'azione di soccorso''. L'Italia, ha poi concluso, a livello nazionale ''continuera' a fare la sua parte con il coordinamento delle operazioni della Protezione civile e la responsabilita' istituzionale del ministero degli Esteri''.

SI TEMONO 350 MILA MORTI - A 12 giorni dal terremoto che ha colpito Haiti il bilancio delle vittime si aggrava e assume sempre più i contorni di un'ecatombe: il ministro per la comunicazione Marie-Laurence Jocelyn Lassegue ha detto che secondo la Commissione sanitaria mazionale entro domani il numero dei morti accertati supererà la soglia dei 150 mila aggiungendo che sotto le macerie ci potrebbero essere altri 200 mila cadaveri.

La terra intanto continua a tremare, in una serie infinita di scosse di assestamento. L'Istituto americano di geofisica Usgs oggi ne ha registrato una di media intensità a una quarantina di chilometri da Port-au-Prince, valutata di magnitudo 4,7 sulla scala Richter dopo un'iniziale stima di 5,5. Mentre dai soccorritori francesi giunge notizia di un altro possibile sopravvissuto (si sta scavando tra le macerie di un edificio della capitale), la situazione degli aiuti è ancora grave. Una conferma viene dal moltiplicarsi di mini-incidenti, causati da centinaia di disperati che cercano di accaparrarsi i sacchi con i generi alimentari che vengono distribuiti. La ressa che si determina spesso degenera in zuffe tra quelli che cercano di arrivare per primi nei punti di distribuzione e che costringono i rappresentanti dei contingenti militari a intervenire, seguendo lo stesso copione: prima raffiche di fucili mitragliatori in aria, poi lancio di lacrimogeni. L'inesorabile crescere del bilancio delle vittime è dato per scontato. Già in giornata varie fonti avevano parlato di 150 mila morti. La stima dei 200 mila cadaveri che potrebbero essere ancora sotto le macerie è del primo ministro Jean Max Bellerive, ha detto il ministro Lasseque. E', comunque, una corsa contro il tempo, un po' in tutti i campi dell'aiuto e dei soccorsi: per cercare gli ultimi sopravvissuti che possono trovarsi sotto le macerie; per realizzare, prima dell'arrivo delle piogge, quanti più accampamenti possibili; per approntare strutture sanitarie in grado di sopportare anche la fase della post-emergenza; per dare una sistemazione ad almeno mezzo milioni di sfollati; per procedere nel consolidamento del dispositivo messo su per distribuire gli aiuti alimentari.

Questa "macchina", però, per Guido Bertolaso, capo della Protezione civile italiana, ha fatto clamorosamente flop. Anzi si è dimostrata "patetica" davanti all'enormità del compito che aveva davanti. Le critiche di Bertolaso, intervistato da Lucia Annunziata per la trasmissione "In mezz'ora", hanno salvato poco o nulla dell'apparato degli aiuti degli Stati Uniti che, ha detto in sostanza, sebbene animati da un forte spirito solidaristico e di collaborazione, hanno fallito perché non si sono legati al territorio e, soprattutto, perché non hanno saputo mettere da parte la loro struttura e mentalità essenzialmente militari. Troppe stellette, ha tagliato corto Bertolaso. Le ricerche di altri sopravvissuti, nonostante lo stop imposto dal governo haitiano, continuano anche se ad opera di poche squadre. Ieri sera, con il ritrovamento sotto le macerie di una pensione, di un giovane di 24 anni, si è verificato l'ennesimo miracolo, anzi 'doppio' o 'triplo' miracolo perché il ragazzo non ha subito lesioni gravi; perché accanto a lui ha trovato un distributore di bevande e altro cibo con il quale ha potuto dissetarsi e nutrirsi; perché le sue grida di aiuto sono state sentite da alcuni 'sciacalli' che hanno dato l'allarme. Ma ad Haiti i miracoli - come quello della nascita nell'ospedale italiano di una bimba cui è stato dato il nome di Azzurra - sono merce ormai rara, e quindi non ci si può fermare. Come sta facendo l'Oim, l'organizzazione mondiale delle migrazioni, che ha chiesto almeno altre 90 mila tende da campo per dare assistenza a circa mezzo milione di sfollati. Una sistemazione, sottolinea l'Oim - che cura gli aiuti non alimentari -, che deve essere considerata comunque provvisoria.

da Ansa.it

Conversazione allo specchio

Helene Paraskeva è nata ad Atene. Vive a Roma dal 1975 dove fa l’insegnante.

Da quando ho capito che le domande irritano più dell’ignoranza uso uno specchio di nome Spartaco. Un giorno gli ho chiesto se imporre la quota di un alunno straniero ogni tre italiani sia la soluzione di un problema didattico o una questione di razzismo. “Uno su mille ce la fa”, mi ha risposto sibillino.

“Pensi allora che gli accordi di rete tra scuole ed enti locali potranno risolvere la situazione?”, gli ho chiesto ancora. Lui mi ha risposto in maniera interlocutoria: “Parli di quelle specie di baratti tra scuole consorziate nel territorio secondo cui gli stranieri ‘in eccedenza’ saranno dati ad altre scuole in cambio di alunni scomodi?”.

“Ma allora”, l’ho incalzato, “non sarebbe giusto fare delle classi integrate?”. “Esistono già”, mi ha detto Spartaco. “Ma sono solo una finta. In realtà, sono classi di terza categoria, con una maggioranza di stranieri e qualche ripetente italiano. È solo una pseudo-integrazione”.

“E una scuola tutta per stranieri?”, insisto. “Vorrai dire un bel campo di addestramento all’italianità!”, ha ironizzato Spartaco. “Paragonato ai centri di identificazione e ai campi di lavoro forzato, sarà un posto per privilegiati”. “In fondo”, ho ribattuto, “se togli i figli di immigrati nati in Italia e quelli delle coppie miste la quota del 30 per cento non è poco…”. “Se nascono pochi italiani e le classi devono essere composte da almeno trenta bambini, alla fine andranno bene anche gli stranieri”, ha risposto Spartaco cinicamente. “Il problema è che alcuni alunni siano considerati intollerabili”.

A un certo punto Spartaco ha cominciato con le domande: “E tu che ne pensi della scarsa preparazione dei docenti all’insegnamento dell’italiano come lingua straniera? E degli insegnanti precari? E dei docenti demotivati e demotivanti?”. “Ohi, così mi offendi! Non esistono docenti del genere”, gli ho risposto. Poi sono andata a comprare un altro specchio, che risponde sempre quello che voglio io. Helene Paraskeva

da Internazionale

Leghisti a processo per banda armata


«Attraverso le Camicie verdi si costituì una vera e propria associazione a carattere militare, articolata in più compagnie dislocate territorialmente, che si prefiggeva lo scopo di conquistare l'autonomia della Padania dall'Italia» tramite la "costituzione di un'associazione a carattere militare".


Questi due passaggi riassumono perfettamente l'intera ordinanza di rinvio a giudizio per banda armata per 36 leghisti, emessa dal gup di Verona Rita Caccamo. L'inchiesta riguarda fatti del 1996, in particolare la creazione delle guardie padane, nelle intenzioni dello stato maggiore leghista una vera e propria struttura paramilitare gerarchicamente organizzata che avrebbe dovuto supportare il tentativo di secessione della padania.

Il 1 ottobre 2010 il processo arriverà così finalmente a un punto di svolta, che ne segnerà l'inizio, dopo ripetute ed interminabili richieste di pronunciamenti vari, a Camera, Senato, Parlamento europeo e Corte Costituzionale. Tra i trentasei rinvii a giudizio, il sindaco di Treviso Gobbo, l'ex primo cittadino di Milano Formentini e il deputato Bragantini. Esclusi dall'indagine nelle scorse sedute, otto tra i personaggi del gotha leghista: da Bossi a Borghezio, da Maroni a Calderoli, usciti di scena perché all'epoca dei fatti risultavano protetti dall'impunità parlamentare.

da Infoaut

Sovraffollamento all’inferno

In questi giorni in un vecchio giornale ho letto:

“Una signora lasciò i suoi due cani nel bagagliaio della sua station wagon con i finestrini aperti per andare a fare un servizio. Al suo ritorno trovò i vigili.

-È tutto in regola protestò. Ho pure attrezzato il portabagagli con la rete di divisione. Cosa volete da me?

I vigili risposero semplicemente:

-La legge dice chiaro che un cane deve avere uno spazio vitale minimo di otto metri. Le sembra che ci siano otto metri dentro il baule? E la multarono.”

Peccato che in carcere non ci sono vigili!

A parte l’ironia, l’Italia è uno strano paese, un cane deve poter disporre di almeno otto metri quadri, mentre in molti carceri alcuni detenuti devono in cella fare a turno per strare in piedi.

Il sovraffollamento incomincia a farsi sentire anche a Spoleto.

Stanno arrivando molti detenuti anche da altri carceri e stanno incominciando a mettere due detenuti in cella singola, con l’agibilità a contenere una sola persona.

Spero per l’Assassino dei Sogni che con me non ci provi perché perderebbe.

In tanti anni di carcere lo Stato mi ha sempre trattato come una belva e mi ha fatto diventare un lupo solitario.

Mi ha fatto vivere in una solitudine infinita, sconfinata, solo in compagnia di me stesso.

E quando la solitudine ti entra nella tua testa, nel tuo cuore, e nella tua anima, un uomo ombra non ne può più fare a meno.

Lo Stato, nell’Isola del Diavolo dell’Asinara, mi ha sottoposto per cinque anni al regime di 41 bis, di cui un anno e sei mesi in totale isolamento, con il cancello, blindato e spioncino chiuso, con solo due ore d’aria senza mai vedere e parlare con altri detenuti.

Lo Stato mi ha sottoposto a otto mesi di regime di sorveglianza particolare del 14 bis nella cella liscia, isolato da tutti gli altri detenuti, senza televisione e fornellino.

Dopo tanti anni d’isolamento, di regimi duri e punitivi, mi hanno abituato e mi sono abituato a stare da solo e non riuscirei più a stare in compagnia di un altro detenuto in una cella.

Ci hanno provato a mettermi un detenuto in cella nel carcere di Nuoro, ma dopo tre giorni l’Assassino dei Sogni si arrese perché ogni volta che andavo al passeggio mi sdraiavo per terra, costringendo le guardie a portarmi in cella di peso.

Una volta al direttore del carcere di Parma, quando sono andato volontario, per stare da solo, alle celle di punizione ho detto:

-Né in questa terra, né nell’aldilà, nessuno qualcuno potrà mai obbligarmi a dividere una cella con un altro detenuto.

Tutte le volte che l’Assassino dei Sogni ha provato a mettermi un compagno nella mia stanza ho sempre detto:

-Datemi una speranza, una sola, che un giorno potrei uscire e avrò un motivo per accettare un compagno in stanza.

Gli uomini ombra non possono stare in compagnia con le persone che hanno un futuro.

I morti non possono stare in cella con i vivi.

Carmelo Musumeci
Carcere di Spoleto Gennaio 2010