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domenica 28 febbraio 2010

REGIONALI: TUTTE LE LISTE E I NOMI IN CORSA NEL SALENTO

A Nardò Claudia Raho candidata per SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA'

Le liste elettorali per le prossime regionali sono state consegnate ieri.
Nel centrosinistra, Vendola si dice compiaciuto delle sue liste, che denotano, a suo giudizio, la “capacità espansiva” e il segno di una “coalizione vincente”.
Per il centrodestra Rocco Palese si dice pronto a scommettere sulle proprie liste e sul gradimento che i pugliesi avranno sui nomi in esse contenuti.
La Poli si è detta soddisfatta per le molte donne presenti nelle liste del Terzo Polo.

Centrosinistra
Partito Democratico: Blasi Sergio, Maniglio Antonio, Antonica Alessandra, Capone Loredana, Castellano Wilson Giuseppe, Giausa Marino, Francesco Giulio, Nichil Rocco Luigi, Riso Rocco, Rizzo Cinzia Rosa, Rotundo Antonio, Russo Enzo, Taurino Giuseppe Maria, Vantaggiato Chiara Florida, Venuti Remigio Michele.

Sinistra Ecologia Libertà: Calò Luigi, Chiarello Francesco, Cordella Anna, Dell’Atti Francesco, Lezzi Antonio, Maraschio Anna Grazia, Margarito Donato, Merico Franco, Pellegrino Donato, Raho Claudia, Sanasi Annarita, Saponaro Cosimo, Scognamillo Giovanni, Stefanizzi Mario.

La Puglia per Vendola: Stefàno Dario, Balducci Paola, Culiersi Roberta, De Giorgi Federica, Donateo Maria Stefania, Galati Antonio, Gravante Massimo Salvatore, Mariano Antonio Costantino, Marciante Antonio, Paladini Roberto, Palma Giuseppe Luigi, Porcari Italo, Salvemini Carlo Maria, Sanzò Luigi.

Federazione Sinistra e Verdi: Manni Pietro detto Piero, Anchora Antonio, Bitonti Antonio, Cagnazzo Dario Luigi, D’Argento Vito, Della Gatta Marco detto Luana Ricci, Ianne Gaetano, Malitesta Alessandro, Merico Giuseppe, Nuzzoli Giuseppe Antonio, Pedio Sergio, Scazzi Cosimo detto Mimmo, Gabrieli Luigi, De Giorgi Daniela in Leone.

Italia dei Valori – Lista Di Pietro: Carlino Fiorenzo, Coppola Gianfranco, Corrado Anna Maria, Di Donfrancesco Gaetano, Gianfreda Aurelio Antonio, Iacobelli Giuseppe, Luparelli Sonia, Madaro Carlo, Pedaci Ferdinando, Rizzo Antonio Leonardo, Rollo Maria Fatima, Sansonetti Sabrina, Scigliuzzo Tommaso, Vaglio Orazio Luigi.

Lista Pannella Bonino: D’Elia Sergio, Mancuso Roberto, Napoli Giuseppe, Antonaci Salvatore, Biasco Loredana, Bongo Giovanni Maria Paolo, Corrao Serena Laura Maria, De Notariis Francesco Donato, De Pascalis Giovanni, Di Corato Mario, Iudici Angelo, Manieri Valeria, Orlandini Antonio Cosimo Damiano, Stomeo Catia.


Centrodestra
Popolo della Libertà: Congedo Saverio detto Erio, Vadrucci Mario, Aloisi Vito Leonardo detto Aldo, Barba Antonio, D’Antini Solero Filomena detta Mena, Gaetani Pasquale Luigi, Marti Roberto, Mazzei Luigi, Nisi Silvio, Nuzzo Luigi detto Gimmi, Pacella Francesco, Stabile Renato, Stefàno Giovanni Ippazio detto Gianni, Toma Ernesto.

La Puglia prima di Tutto: Caroppo Andrea, Camilli Fabrizio Romano, Como Pompilio Massimo, Costantini Antonio, Cuka Klodiana, De Donno Antonio, De Santis Romina Anna, Erroi Giovanni, Frasca Cosimo Damiano detto Mino, Longo Damiano Cosimo, Morciano Vittorino, Pagliaro Alfredo, Pando Pierluigi, Piccione Cosimo.

I Pugliesi: Buccoliero Antonio, Caretto Giovanni detto Gianni, Ciccarese Bruno, De Pascalis Giampiero, Di Tolla Domenico, Felline Luigi Roberto, Ferilli Fabrizio, Galati Julo, Gervasi Antonio, Napoli Adriano, Perrone Giovanni, Stefanelli Guido Nicola, Tunno Bruno, Vernaleone Giuseppe.

Udeur: Montinaro Luigi Paolo, Cananà Daniela, Carnevale Rosa, Congedi Maurizio, D’Amble Francesco, De Vitis Marcello, Manca Stefano, Marulli Vincenzo, Monga Carlo, Pampo Francesca, Simoes Delima Noemia, Vetrugno Daniela, Filomeno Angelo.

I Pensionati: Vergine Egidio, Cucurachi Antonio, Petrachi Antonio, De Nuccio Michele, Cotardo Raffaele, De Pascali Luigi, Baldassarre Giovanna, Belsito Leonardo, Capurso Mario, Cassanelli Francesco, Dell’Olio Natale, Di Modugno Angelo, Ionio Domenico, Terrone Francesco.

Alleanza Centro Pdl – Dc – Caccia: Perio Marco, De Santis Antonio, Mattia Maria Cristina, Operamolla Livio Teseo, Bene Luciano, Bove Carmine, Buttazzo Daniele, Cannone Gabriele, Donno Maria Cristina, Fanelli Pietro, Fanelli Michele, Marzullo Francesco, Monteferro Giuseppe, Rosato Stefania.

Terzo Polo
Io Sud: Calabrese Elio, Calò Mauro, Caracuta Carlo, Carlà Vincenzo, Costantino Anna Rosa, Indirli Fulvio detto Pierenzo, Ferilli Maria Rosaria, Maglio Flavio, Malerba Antonio, Mazzotta Antonio, Rizzello Fernando, Scategni Francesco Cassio, Sindaco Cecilia Marta, Tondo Angelo.

Udc: Cappello Rosanna, Caputo Sergio Gaetano, Causo Viviano Enrico, Chiriacò Alberto, Chirilli Francesco, Conte Francesca Grazia, Corliano Nahi Angelo, D’Agostino Giuseppe, Dell’Abate Michele, Dell’Anna Gregorio, De Matteis Lucio Giuseppe, Negro Salvatore, Quintana Sandro, Torsello Giovanni.

Alternativa Comunista: Cossa Salvatore, Valerini Andrea, Musto Luigi, Franco Enrica, Friolo Domenico, Attanasio Rosario, Starace Sergio, Ria Salvatore, Stefanoni Fabiana, Rizzi Angela, Cammarata Patrizia, Crudele Ruggiero, Castronuovo Federica, Tortora Giovanni.

'Ndrangheta s.p.a.

La richiesta di arresto del senatore Di Girolamo (Pdl, ex An) scava in un "pozzo nero". L'inchiesta "Broker" ha fatto emergere un "romanzo criminale", il triangolo tra grandi aziende, 'ndrangheta ed ex militanti neofascisti. In questo caso ha fruttato un guadagno illegale di ben 365 milioni di euro truffati al fisco e riciclati in vari i settori (immobili, quote azionarie, auto di lusso, barche, quadri d'autore e perfino diamanti)

Un triangolo micidiale tra grandi aziende di alta tecnologia, ex neofascisti e ‘ndrangheta. Un "romanzo criminale" scritto tra il 2003 e il 2006. Un carosello continuo di milioni di euro: da Londra a Managua, da Hong Kong a San Marino, da Panama alla Svizzera, da Vienna a Singapore, dalle isole Cayman a Roma. Si "tratta della più grande frode tributaria della storia nazionale", hanno scritto i magistrati della Procura distrettuale antimafia di Roma, chiedendo il 23 febbraio 56 ordini di arresto. In tutto l'inchiesta "Broker" riguarda 80 persone.

La truffa è stata colossale. Riguarda un giro di due miliardi di euro, false compra-vendite di traffico telefonico effettuate tra il 2003 e il 2006. Sono stati chiesti e truffati al fisco la fantastica cifra di 365 milioni di euro di rimborsi su un'Iva mai versata all'Agenzia delle entrate. Nell'occhio del ciclone ci sono Fastweb e Telecom Sparkle, società controllata da Telecom Italia, e una miriade di piccole aziende, molte sparite da tempo nel nulla.
Sotto accuse o in carcere sono finiti dirigenti d'azienda, politici del Pdl e mafiosi calabresi. Una richiesta d'arresto è piovuta sulla testa del senatore Nicola Di Girolamo, Pdl, ex An. Gennaro Mokbel, un tempo vicino alla destra eversiva, è un uomo chiave di questa storia criminale. E'stato lui, è l'accusa, l'uomo di collegamento tra la ‘ndrangneta e la finanza. E' stato lui il motore della elezione di Di Girolamo a senatore in una circoscrizione estera del Senato nel voto politico del 2008. Fu organizzata una strana campagna elettorale tra gli emigrati italiani in Germania. Molti voti furono comprati e le schede addirittura compilate, secondo i magistrati, da uomini mandati nella Repubblica federale tedesca dagli Arena, famiglia forte della ‘ndrangheta di Isola di Capo Rizzuto in Calabria.

Le intercettazioni telefoniche pubblicate dai giornali lasciano esterrefatti. C'è il boss Franco Pugliese, legato alla famiglia Arena, che chiama Di Girolamo dopo la campagna elettorale: "Io non ho dormito per notti e notti. Per questa situazione qua...". Di Girolamo gli dice soddisfatto: "Abbiamo fatto un'operazione strepitosa".
Mobkel usa parole pesantissime con Di Girolamo, una volta eletto senatore: "...tu sei uno schiavo mio...", lo ammonisce. Di Girolamo in una telefonata si scusa: "Io ieri ho sbagliato". Mobkel, cognome strano perché il padre era di origini egiziane, vent'anni fa aveva grande familiarità con i terroristi neri. A casa sua nel 1992 venne trovato Antonio D'Inzillo, ex membro dei Nar. Mobkel, secondo la magistratura, paga le spese della latitanza d'Inzilllo in Africa. Non è tutto. Sostiene di essere molto vicino a Francesca Mambro e a Valerio Fioravanti, ex terroristi neofascisti, anche economicamente.

Mobkel certo non vive certo in ristrettezze. I carabinieri dei Ros hanno scoperto un vero "tesoro" in un magazzino a Roma. Migliaia di quadri, serigrafie, litografie e decine di sculture erano state assiepate dall'organizzazione capeggiata da Mokbel. Si tratta di opere di importanti artisti contemporanei e moderni tra cui spiccano i nomi di De Chirico, Capogrossi, Tamburri, Schifano, Borghese, Palma, Clerici e Messina.
Anche Stefano Andrini, altro ex militante neofascista, è stato il motore, assieme a Mobkel, della candidatura di Di Girolamo nella circoscrizione estero del Senato. Stefano e Germano Andrini, fratelli gemelli, nel 1989 pestarono due persone davanti al cinema Capranica di Roma e furono condannati a 4 anni e 8 mesi di carcere. Stefano Andrini, subito dopo lo scoppio dello scandalo si è dimesso dall'incarico di amministratore delegato dell'Ama di Roma e il sindaco Gianni Alemanno (Pdl, ex An) lo ha ringraziato per il lavoro svolto finora.
In una intercettazione è spuntato anche il nome di Gianfranco Fini. Non ho mai incontrato Di Girolamo,dice il presidente della Camera. Va spazzata via subito, sostiene, ogni ombra "offensiva e infamante". Il cofondatore del Pdl ed ex presidente di An è allarmato dall'uso delle intercettazioni telefoniche. Parla di "polpette avvelenate". Accusa: "La stagione del fango è ripartita".
Sotto accusa è anche il vertice di Fastweb e di Telecom Sparkle. I vertici delle società negano di conoscere il "pozzo nero" di questa gigantesca truffa ai danni del fisco e dei contribuenti italiani.

Anzi, si dichiarano parte lesa. Silvio Scaglia,brillante fondatore di Omnitel e di e.Biscom poi diventata Fastweb, è uno degli uomini più ricchi del mondo: detiene un patrimonio personale valutato 1,2 miliardi di euro. Scaglia è considerato uno dei più geniali ed innovativi imprenditori europei. Qualche anno fa ha venduto Fastweb, azienda specializzata sulla banda larga, a degli acquirenti svizzeri ad un prezzo considerevole, soprattutto se paragonato alle valutazioni di oggi (le azioni delle società sono crollate in Borsa).
Un "tesoro" del valore di centinai di milioni di euro è stato sequestrato dai magistrati. Sono stati messi "i sigilli" ai beni frutto del riciclaggio della mega truffa fiscale. Si tratta di ben 246 immobili, 133 auto di lusso (Ferrari, Bmw, Audi, Jaguar, Porsche), imbarcazioni, 58 quote societarie, conti correnti bancari e cassette di sicurezza in Italia e all'estero (soprattutto a Londra). Ci sono perfino diamanti e due gioiellerie.

E' un colpo duro per ‘ndrangheta e per l'illegalità politica e finanziaria. Giovanni Falcone, il magistrato ucciso dalla mafia in Sicilia nel 1992, avvertiva: la criminalità organizzata non si combatte solo con la repressione di polizia, ma anche sequestrando i patrimoni accumulati con i guadagni frutto dell'illegalità. ‘Ndrangreta ha fatto un salto di qualità: è diventata una s.p.a. come ha dimostrato l'inchiesta "Broker". Il traffico di droga, il pizzo e la prostituzione sono diventate attività criminali marginali rispetto agli investimenti finanziari ed economici.
I prossimi giorni possono riservarci altre grandi sorprese. Il Senato dovrebbe pronunciarsi mercoledì prossimo sul caso Di Girolamo. Il senatore, si diceva venerdì a Palazzo Madama, potrebbe dimettersi prima di questo appuntamento.


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