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mercoledì 3 marzo 2010

Vendola Presidente, la poesia è nei fatti

Idrogeno da fonti rinnovabili: giovedì la firma del protocollo di intesa tra Regione Puglia -Fondazione H2U, l' Università dell'Idrogeno

Giovedì 4 Marzo alle ore 12 e 30, presso la Presidenza della Regione Puglia (Lungomare Nazario Sauro, 33 Bari), verrà sottoscritto un Protocollo d'Intesa tra Regione Puglia e Fondazione "H2U The Hydrogen University di Monopoli", per la sperimentazione e la realizzazione in Puglia di progetti legati all'utilizzo di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili, così come previsto da una delibera approvata dalla Giunta Regionale il 10 Febbraio scorso.

A porre la firma al documento saranno il Presidente della Regione Puglia e il Presidente della Fondazione Nicola Conenna. Il protocollo, della durata di tre anni, prevede la realizzazione, da parte della Fondazione "H2U The Hydrogen University, di un "Master Plan dell'economia dell'idrogeno in Puglia" e l'organizzazione annuale di una "Conferenza Internazionale Euromediterranea sulla mobilità a idrogeno" e più in generale sull'economia dell'idrogeno. La sperimentazione sarà finalizzata alla costruzione e messa in esercizio della rete pugliese di distributori ad idrogeno e miscela metano-idrogeno, a partire dalle aree ad elevato rischio di crisi industriale, come Brindisi e Taranto, e dall'area metropolitana del capoluogo regionale Bari.

"Il protocollo d'intesa con la Regione Puglia- dichiara il presidente della Fondazione "H2U The Hydrogen University di Monopoli Nicola Conenna - pone le basi per la sperimentazione dell'economia dell'idrogeno nella regione in anteprima mondiale, in un delicato momento in cui la Conferenza di Copenhagen mostra il suo totale fallimento con le dimissioni del Direttore ONU Yvo de Boer, responsabile per il clima, e in Italia in centinaia di Comuni la nocività da emissioni veicolari suggerisce misure drastiche di limitazione del traffico automobilistico. La Regione Puglia con questo accordo mostra di voler puntare sullo sviluppo di tecnologie innovative ad emissioni zero. E' il nostro obiettivo ed inizieremo subito il lavoro coinvolgendo le Università pugliesi e il sistema delle imprese".


Ufficio stampa: Roberto Race 3470885233 3339064533


H2U The Hydrogen University è una Fondazione con sede a Monopoli, finalizzata ad attività di ricerca, formazione e informazione sulle energie rinnovabili, l'efficienza energetica e l'idrogeno.

H2U lavora in una prospettiva di generazione distribuita di energia ed in un ambito internazionale Mediterraneo ed Europeo.



Segue il protocollo d''intesa:


Protocollo d'intesa fra la Regione Puglia e la Fondazione Onlus H2U The Hydrogen University – per la sperimentazione e la realizzazione in Puglia di progetti riguardanti l'utilizzo di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili. Approvazione.

L'Assessore regionale all'Ecologia, Onofrio Introna, sulla base dell'istruttoria espletata presso il Servizio competente e confermata dal Dirigente del Servizio Ecologia, riferisce quanto segue:

Il D.Lgs. 112 del 31/03/1998 trasferisce alle Regioni rilevanti funzioni e competenza in materia ambientale ed energetica;
La delibera CIPE n. 123 del 19 dicembre 2002, che approva il Piano Nazionale di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, fra le opzioni per la riduzione di emissione di CO2 prevede anche progetti pilota per l'impiego di sistemi di propulsione a idrogeno e a celle a combustibile, per la produzione di energia, per le motrici ferroviarie e per i motori auto.

Considerato che le tecnologie collegate all'idrogeno prodotto da fonti rinnovabili stanno registrando una crescente attenzione a livello internazionale come componente ideale per un sistema energetico sostenibile e privo di emissioni nocive e climalteranti;

Considerato che l'uso dell'idrogeno prodotto da fonti rinnovabili in miscela con metano rappresenta una valida alternativa all'utilizzo di combustibili fossili;

Considerato che l'Unione Europea ha individuato nelle fonti rinnovabili di energia uno strumento per promuovere contestualmente la competitività del sistema produttivo, la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e la protezione dell'ambiente;

Considerato che nel campo dei trasporti, un obiettivo prioritario dovrebbe essere il raggiungimento di una quota maggiore di veicoli più rispettosi dell'ambiente, l'introduzione di veicoli a combustibili alternativi può migliorare sensibilmente la qualità dell'aria nelle città e, di conseguenza, anche lo stato della salute pubblica. Quello a idrogeno è considerato un modo di alimentazione pulito dei veicoli del futuro, basata sul riutilizzo delle materie prime e sulle risorse energetiche rinnovabili, in quanto i veicoli a idrogeno non emettono inquinanti a base di carbonio né gas a effetto serra. Dato che l'idrogeno è un vettore di energia e non una fonte energetica, l'utilità dell'alimentazione a idrogeno, dal punto di vista climatico, dipende dalla fonte di provenienza dell'idrogeno. È opportuno pertanto far sì che l'idrogeno combustibile sia prodotto in modo sostenibile per quanto possibile da risorse energetiche rinnovabili, di modo che l'uso dell'idrogeno come combustibile nei veicoli a motore abbia effetti positivi sull'equilibrio ambientale complessivo.

Considerato la manifestazione di volontà espressa dalla Regione PUGLIA a voler realizzare un programma per la realizzazione di una rete di distribuzione di idrogeno e metano-idrogeno sul territorio regionale;

Considerato che la Regione Puglia ha adottato con D.G.R. 827 del 08/06/2007, il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) che prevede che l'idrogeno sia fra le future attività di ricerca, pertanto in parallelo allo studio delle diverse tecnologie di produzione dell'idrogeno, soprattutto da fonti rinnovabili, andrebbe approfondita anche la verifica degli impieghi di questo vettore energetico nelle diverse applicazioni, stazionarie e mobili, considerandone anche gli aspetti relativi alla distribuzione.

Considerato che la Regione Puglia è una delle aree in Europa a maggiore emergenza ambientale soprattutto nelle aree di Taranto e Brindisi, il che rende particolarmente opportuna l'introduzione di tecnologie pulite ad emissioni quasi zero;

Considerato che la Regione Puglia ha un ruolo internazionalmente riconosciuto di ponte fra l'Europa e le Nazioni del Mediterraneo, particolarmente importanti per lo sviluppo delle fonti alternative di energia di origine solare che potrebbero essere diffuse utilizzando il vettore idrogeno;

Considerato che la Regione Puglia in data 9-10 aprile 2008 ha siglato l'Accordo di Programma in materia di "Mobilità sostenibile a idrogeno e a miscele metano-idrogeno"con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; approvato con D.G.R. n. 531 dell'8 aprile 2008;

che in Puglia è presente la Fondazione ONLUS H2U – THE HYDROGEN UNIVERSITY, con sede a Monopoli, realtà avanzata riconosciuta nel campo delle energie rinnovabili e dell'idrogeno, che fa riferimento alla elaborazione teorica dell'economista americano Jeremy Rifkin sulla nuova economia dell'idrogeno, che è finalizzata ad attività di ricerca, formazione e informazione sulle energie rinnovabili, l'efficienza energetica e l'idrogeno;

Ritenuto conveniente per la Regione Puglia sottoscrivere un protocollo d'intesa per la sperimentazione e realizzazione in Puglia di progetti riguardanti l'utilizzo di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili in una prospettiva di nuovo modello di economia dell'idrogeno

COPERTURA FINANZIARIA AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N. 28/2001
La presente deliberazione non comporta implicazioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesa e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale.

Il presente provvedimento rientra nelle competenze della Giunta Regionale così come definite dall'art. 4, comma 4, punto lettere a), d) e k) della L.R. n. 7 del 04/02/1997.

LA GIUNTA

- udita la relazione dell'Assessore all'Ecologia, Onofrio Introna;

- a voti unanimi, espressi nei modi di legge,

DELIBERA

1. di prendere atto delle premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di approvare il protocollo d'intesa fra la Regione Puglia e la Fondazione Onlus H2U The Hydrogen University – per la sperimentazione e la realizzazione in Puglia di progetti riguardanti l'utilizzo di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili che si allega alla presente Deliberazione per farne parte integrante;

3. di delegare l'Assessore all'Ecologia alla sottoscrizione del Protocollo, autorizzandolo ad introdurre le eventuali modificazioni che si dovessero rendere necessarie per procedere alla sottoscrizione, con invito a riferirne alla prima successiva riunione della Giunta;

4. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.


Il Segretario della Giunta

Dott. Romano Donno


Il Presidente della Giunta
Dott. Nichi Vendola

Milano e l’Incoronata


In questi giorni, abbiamo appreso dagli organi di stampa dell’egregio risultato ottenuto dal nostro Comune alla B.i.t. di Milano.
La promozione del nostro territorio è importantissima soprattutto se conseguita in manifestazioni di così ampio respiro che permettono di proporre ad un pubblico sempre più ampio le bellezze della nostra terra. Proprio per questo che vogliamo esprimere le nostre congratulazioni al Sindaco ed a tutta l’Amministrazione Comunale.
Allo stesso modo è necessario impegnarsi per rendere ancora più splendente e amabilmente affascinante la nostra cittadina.
A questo scopo vorremmo poter contribuire segnalando, di tanto in tanto, alcune situazioni particolarmente raccapriccianti che, qualora non corrette, contribuirebbero a danneggiare l’immagine del nostro territorio che così abilmente è stata tratteggiata fuori dai nostri confini.
Ieri, alcuni amici ci hanno invitati a percorrere via Incoronata. Oggi ci rivolgiamo a tutta l’Amministrazione affinché si ponga rimedio all’indescrivibile e vergognoso scempio che si è presentato ai nostri occhi e che abbiamo documentato con alcune fotografie.
È nostra premura sottolineare sia l’impraticabilità di detta via, che la sua contiguità con il centro abitato e quindi il pericolo che dei bambini vi possano “giocare”.
Inoltre, proprio in relazione alla prossima stagione turistica, vogliamo suggerire che questa strada, se resa percorribile, potrebbe essere assai utile per smaltire una parte considerevole del traffico che oggi si riversa completamente sull’ormai celebre Nardò- Pagani.
Confidiamo fermamente che apprezzerete la nostra collaborazione volta sempre al bene della nostra amata Nardò!

Cordialmente.
Nardò Futura
Gli Allegri Spiritelli

Alina e la signora Rosa

Muin Masri è uno scrittore d’origine palestinese che vive in Italia dal 1985.

Alina ha programmato tutto nei dettagli. Vuole bene alla signora Rosa e non vuole che le succeda niente in sua assenza. Nell’ultima settimana ripeteva ogni giorno gli stessi gesti e poi le chiedeva: “Hai capito?”. Nel dubbio, ha lasciato dei post-it sparsi per casa con le istruzioni più importanti. “Signora, non ti preoccupare, è solo per un giorno, dovresti farcela. Non abbiamo scelta”.

Alina è bella e di corporatura robusta, ha circa 45 anni ed è nata in un villaggio vicino a Kiev, dove ha lasciato i suoi due figli per venire in Italia come clandestina. Ha abbandonato il suo vecchio mestiere d’infermiera non sapendo molto del nostro paese, tranne che qui è tutto diverso, la gente, il cibo e il clima. Tutto più mite.

Dopo otto anni ha cambiato opinione e ha deciso che, appena possibile, tornerà dai suoi figli per sempre. Alina e Rosa si sono conosciute per caso, tramite una terz’amica, cinque anni fa. Alina era contenta di lavorare per Rosa, una signora vicina agli ottant’anni che, a parte la frattura del femore e le conseguenti complicazioni, porta bene i suoi anni.

Rosa non ha grosse pretese. Solo la domenica mattina chiede ad Alina di portarla in terrazza per vedere le persone che vanno a messa. Molti dei fedeli Rosa li ha visti crescere perché da giovane dirigeva la scuola elementare del paese. Nel resto della settimana ascoltano l’opera alla radio e ricamano centrotavola. Rosa è brava e insegna ad Alina l’arte dell’ago e filo.

Il rumore degli aghi
Tutto scorreva senza fretta finché un giorno qualcosa è cambiato. Alina ha chiesto alla signora Rosa di metterla in regola, come vuole l’ultimo disegno di legge del governo. Rosa ha cercato di convincere il figlio Bruno ma non c’è stato niente da fare. Bruno è irremovibile: la casa di riposo costa meno ed è più sicura.

“Allora, Rosa, è tutto chiaro? Qui hai tutto il necessario per domani, io sarò assente tutto il giorno, non aspettarmi perché torno tardi”, le ha detto domenica sera. “Non so se mi troverai ancora qui o se sarò già alla casa di riposo”. Forse Rosa l’ha detto tanto per dire o forse per mettere in guardia l’amica. Sta di fatto che Alina e la signora Rosa hanno passato il primo marzo in silenzio, senza radio, astenendosi dalle parole e dal cibo. L’unica cosa che si sentiva era il rumore degli aghi che ricamavono l’ennesimo centrotavola. Muin Masri

da Internazionale

LECCE - CIRCOLO ANARCHICO

GIOVEDI 4 MARZO 2010
dalle 21.30
CENA di autofinanziamento per lo spazio di documentazione

CIRCOLO ANARCHICO via Massaglia 62-b LECCE

LA CARICA DELLE POLTRONE…

DIVIETI DI DOPPI MANDATI ED EMOLUMENTI: QUANDO L’ECCEZIONE SI FA REGOLA!
LA REGOLA: COSA PREVEDE LA LEGGE?


di Giuseppe Serra
L’art. 62 del d.lg. n. 267 del 2000 (“Testo Unico degli Enti Locali”) prevede la “INCOMPATIBILITÀ” TRA LA CARICA DI SINDACO O PRESIDENTE DI PROVINCIA E QUELLA DI DEPUTATO O SENATORE.
Più precisamente, si prescrive l’“automatica decadenza” dalla carica di Presidente della Provincia o di Sindaco (di un Comune con una popolazione superiore a 20 mila abitanti) nel caso di accettazione della candidatura a deputato o senatore.

Gli art. 1 e 2 della legge n. 60 del 1953 (sulle “incompatibilità parlamentari”), inoltre, prevedono il “DIVIETO DI DOPPI INCARICHI” PER I PARLAMENTARI.
In particolare, si introduce il divieto di ricoprire cariche:
- in enti pubblici o privati (per nomina o designazione del Governo o di organi dell’Amministrazione dello Stato);
- o in associazioni o enti che gestiscano servizi per conto dello Stato o della Pubblica Amministrazione (o ai quali lo Stato contribuisca in via ordinaria).
La ratio è quella di evitare potenziali “conflitti d’interesse”, ossia l’abuso del proprio incarico al fine esclusivo di condizionare il voto di un pubblico vasto per un proprio tornaconto elettorale.

L’art. 3 della legge n. 1261 del 1965 (sul “trattamento economico dei parlamentari”), invece, prevede il “DIVIETO DI CUMULO” DELLE INDENNITÀ PER I PARLAMENTARI.
In pratica, si stabilisce il divieto di cumulare le indennità parlamentari (di deputato o senatore, pari a circa “13 mila euro” mensili) con altri salari derivanti:
- da incarichi di carattere amministrativo (conferiti dallo Stato, da enti pubblici, da banche di diritto pubblico, da enti privati concessionari di pubblici servizi, da enti privati con azionariato statale, da enti privati aventi rapporti d’affare con lo Stato o da Regioni, Province o Comuni);
- o da rapporti di pubblico impiego (i dipendenti dello Stato, di altre pubbliche amministrazioni nonché di enti ed istituti di diritto pubblico, eletti deputati o senatori, sono collocati d’ufficio in aspettativa per tutta la durata del mandato parlamentare).

L’art. 83 del d.lg. n. 267 del 2000, infine, prevede il “DIVIETO DI CUMULO” DELLE INDENNITÀ PER GLI ASSESSORI ED I CONSIGLIERI DI COMUNI E PROVINCE.
Questi, qualora eletti al Parlamento europeo, al Parlamento nazionale o al Consiglio regionale, se mantengono la loro carica presso l’ente locale, hanno diritto solo al gettone di presenza per la partecipazione ai Consigli o alle Giunte comunali o provinciali.


LO “STATUS QUO”: QUANDO L’ECCEZIONE SI FA REGOLA!

L’attuale legislazione relativa alla compatibilità tra il ruolo di parlamentare e quello di sindaco o presidente di provincia presenta, però, una lacuna evidente:
- mentre l’art. 62 del Tuel obbliga ogni sindaco o presidente di provincia, intenzionato a candidarsi alle elezioni politiche, a dimettersi dal proprio incarico di amministratore locale;
- la legge non vieta espressamente il contrario, ossia ad un parlamentare in carica di candidarsi alle elezioni locali (oppure ad un politico a candidarsi, nella stessa tornata elettorale, contestualmente alle elezioni locali e politiche).

Nel corso della prima Repubblica tale anomala eccezione non si è posta, vista la consuetudine politica di considerare comunque “incompatibili” le due cariche.
Nel corso della legislatura Berlusconi del 2001/2006, invece, la maggioranza politica di centrodestra (con l’avallo “complice” dell’opposizione) ha deciso di stravolgere questa prassi consolidata riconoscendo il diritto di ogni parlamentare:
- di candidarsi a sindaco (o presidente di provincia)
- e di mantenere, contestualmente, il proprio incarico da parlamentare!
Questo quanto ha stabilito per la prima volta la giunta delle elezioni della Camera dei Deputati in relazione al caso di Diego Cammarata (onorevole di Forza Italia dal 2001 al 2006 e, al contempo, sindaco di Palermo).
L’“eccezione Cammarata”, così, ben presto è divenuta “regola”: nelle more di una legge silente e contraddittoria sul punto, la giunta delle elezioni della Camera ha dichiarato finora “compatibili” ben 15 onorevoli che hanno assunto il doppio incarico (di deputato e sindaco)!

Il caso di parlamentari-sindaci, però, rappresentano solo la punta dell’iceberg di un “malcostume politico” ben più ampiamente e trasversalmente radicato.
Sindaci, presidenti di provincia, assessori e consiglieri locali, amministratori delegati di aziende e società, presidenti di fondazioni, ministri, parlamentari…: ricoprendo contestualmente più cariche, i nostri politici cumulano ormai con disinvoltura incarichi (ed emolumenti):
- anche quando ciò risulta “vietato dalla legge”
- e pur in presenza di tangibili “conflitti di interessi”!

Mentre molti italiani hanno difficoltà a mantenere il proprio posto di lavoro, così, tale preoccupazione è ben lontana dai pensieri di molti politici “tuttofare” (o “fantuttoni”) che godono dell’unico posto “fisso e inamovibile” rimasto!
Forse perché il Parlamento, di fatto svuotato delle sue funzioni dal Governo, risulta un luogo sempre più monotono, i nostri “poveri” parlamentari preferiscono mantenersi attivi e vitali ricomprendo una svariata infinità di cariche e funzioni!
Secondo i dati forniti da Camera e Senato (e pubblicati dal settimanale “l’Espresso” lo scorso 25 febbraio), in Parlamento attualmente cumulano più incarichi:
- 113 deputati (su 630);
- e ben 150 senatori (su 315).


DOPPI (O TRIPLI) INCARICHI: ECCO ALCUNI NOMI ECCELLENTI...

In questi anni i cittadini italiani hanno beneficiato di un alleato in più nella lotta contro i “fannulloni” e gli incapaci della pubblica amministrazione: il ministro “fantuttone” RENATO BRUNETTA, sempre pronto a stigmatizzare la condotta di quegli impiegati pubblici incapaci di restare incollati alla poltrona per tutto l’arco della giornata lavorativa…
I conti, però, sembrano non tornare più se è lo stesso Brunetta a rischiare di assentarsi parecchio dal proprio ufficio ministeriale per svolgere a tempo pieno un nuovo incarico che per lui si configura: quello di sindaco di Venezia!
Il “superministro” della Pubblica Amministrazione, infatti, si è reso disponibile a candidarsi a sindaco di Venezia solo a condizione di non rinunciare né al suo incarico di ministro né al ruolo di parlamentare, triplicando così i suoi impegni!
Il vero “unto dal Signore”, piuttosto che il Cavaliere, sembra essere proprio Brunetta: in confronto alla sua abilità nel moltiplicare incarichi e poltrone, infatti, Gesù Cristo apparirebbe oggi un dilettante nell’arte di moltiplicare soltanto pani e pesci!
Renato Brunetta sembra addirittura voler capitalizzare la propria influenza ministeriale:
- ottenendo da ben otto ministri di Governo l’impegno a sostenerlo in prima persona nella sua campagna elettorale;
- e servendo ai propri elettori su un piatto d’argento la promessa di ottenere ben “25 miliardi” di investimenti in favore della sua Città!
Alle critiche sulla sua “ingordigia di potere”, allora, il “ministrino” taglio corto, un po’ seccato e infastidito, ripetendo di essere un “superuomo” in grado di lavorare anche 18/20 ore al giorno…

Brunetta, però, non è affatto in cattiva compagnia nell’elenco dei i più noti “doppi poltronisti”.
Un esempio è il caso del collega ROBERTO CASTELLI, viceministro alle Infrastrutture:
- pronto a candidarsi a sindaco di Lecco (dopo essere riuscito, appena lo scorso novembre, a far sbloccare dal Cipe “130 milioni” per la costruzione della Lecco-Bergamo);
- ma indisponibile a rinunciare al proprio incarico di viceministro (specie allorquando al suo Ministero toccherà gestire ben “12 miliardi” di euro per l’affare “Expo 2015”!).

Altro caso noto è quello di LUCIO STANCA, ex ministro per l’Innovazione e le Tecnologie del precedente governo Berlusconi e attualmente:
- vicepresidente della Società “Expo 2015” (carica per la quale ha già percepito “450 mila euro” di emolumenti, ovviamente cumulati alla sua rendita da parlamentare);
- e deputato (non a caso di frequente assente dai banchi parlamentari, visto i suoi ben più importanti impegni che lo bloccano a Milano!).

Altro eccellente “doppio poltronista” è ALTIERO MATTEOLI, attualmente:
- sindaco di Orbetello (in Toscana);
- e ministro dei Trasporti.

E che dire di ALFREDO MESSINA:
- senatore del Pdl;
- e consigliere di amministrazione di Mediaset (la società che controlla interamente la Concessionaria Rti, la quale manda in onda Canale 5, Italia 1 e Rete 4)?
Formalmente nessun parlamentare potrebbe rivestire cariche o funzioni in società “concessionarie pubbliche”.
La giunta delle elezioni del Senato, però, ha giudicato “compatibile” il suo doppio incarico, essendo il sen. Messina formalmente consigliere di Mediaset e non della Rti (di fatto, una “società matrioska” creata per aggirare il divieto di legge!).


TRA “CONFLITTI D’INTERESSI” E “CONCENTRAZIONI DI POTERE”…

Lo scenario che questa “lotteria delle cariche” lascia trasparire è alquanto “desolante” e testimonia l’eccessiva “personalizzazione” della politica e i frequenti “abusi” cui il potere è avvezzo.
Il problema di fondo:
- non è tanto (o non solo) economico (la cumulazione di più emolumenti in capo ad uno stesso politico);
- bensì di legalità, efficienza, trasparenza della politica ed autonomia degli enti locali.

I- UN PROBLEMA DI “LEGALITÀ”:
Come può la politica svolgere una funzione pubblica essenziale (la rappresentanza degli interessi della Comunità e la gestione della finanza pubblica) nel più assoluto “dispregio per le regole”?
Per quale ragione a un politico deve essere concesso un “privilegio” vietato a qualsiasi altro pubblico impiegato (parimenti retribuito con i soldi dei contribuenti), ossia la facoltà di svolgere un “doppio lavoro”?
Quale immagine di correttezza, moralità e serietà si trasmette alla pubblica opinione?

II- UN PROBLEMA DI “EFFICIENZA”:
Come si può umanamente immaginare che un politico possa contestualmente svolgere, con la massima “dignità” e dedizione possibile, una pluralità di incarichi così diversi (e “distanti”)?
E come possono i cittadini accettare l’idea di essere amministrati da sindaci “part-time”, pronti a mettersi e sfilarsi la fascia tricolore con la stessa sveltezza con cui le modelle si cambiano i costumi in camerino?
La ratio irrinunciabile del divieto di cumulo delle cariche di parlamentare e di sindaco è proprio quella di evitare il cumulo di funzioni che richiedono un impegno costante e totalizzante, specie per gli enti locali di grandi dimensioni che esigono una gestione a tempo pieno!

III- UN PROBLEMA DI “TRASPARENZA”:
Com’è tollerabile questa eccessiva “concentrazione di potere” in poche mani?
Come si possono ragionevolmente evitare “conflitti di interessi”?
E com’è possibile che un solo personaggio divenga tanto indispensabile e “insostituibile” da essere chiamato a svolgere contestualmente diversi incarichi?

IV- UN PROBLEMA DI “AUTONOMIA” DEGLI ENTI LOCALI:
E’ normale che un amministratore locale debba svolgere altri incarichi di Governo per aver qualche “chance” in più di aver accesso a finanziamenti pubblici da parte dello Stato?
Come si può “mortificare” l’autonomia e l’indipendenza degli enti locali, che hanno diritto ad esser messi in condizioni di parità tra di loro e a non essere discriminati in ragione dei doppi incarichi (più o meno prestigiosi) assunti dal proprio primo cittadino?

L’impressione non può che essere una sola: “si sta superando il limite della decenza. I doppi incarichi abusano della fiducia degli Italiani, che non hanno l’anello al naso!”.
Se questa fosse solo la mia impressione, probabilmente in pochi dovrebbero sentire la preoccupazione di curarsene...
Nel momento, invece, in cui queste sono parole testualmente riferite dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini, credo che sia arrivato il tempo di sviluppare una riflessione più seria e profonda sul “malcostume politico italiano”.

Gaspare Serra

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