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lunedì 14 giugno 2010

Bastonata perché chiede l’elemosina, nomade perde il bambino e vuole giustizia

Bastonata perché chiedeva l’elemosina. Ed i colpi potrebbero averle fatto perdere il bambino. Ora la donna, una nomade, è ricoverata all’ospedale Maria Vittoria di Torino. “Chiedo giustizia”, ha detto alle telecamere del Tgr Rai, dopo che della vicenda si sono occupate anche le pagine locali della Stampa.

Secondo il suo racconto la donna ed una sua cugina stavano chiedendo l’elemosina nella zona sud di Torino, anche suonando i campanelli dei palazzi. E questo comportamento avrebbe suscitato le reazioni di un uomo, di circa 30 anni, che le ha raggiunte in strada colpendo poi la donna con un bastone.

”Ho sentito un forte dolore e sono andata in ospedale”, ha raccontato la donna sottolineando di temere per il bambino che portava in grembo da otto mesi: gli accertamenti dei sanitari hanno verificato infatti che non era più vivo e sono intervenuti chirurgicamente.

Adesso gli accertamenti, oltre a cercare di rintracciare l’uomo che l’avrebbe aggredita, sono volti anche a capire se la perdita del bambino sia dovuta ai colpi ricevuti o fosse precedente all’episodio.

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/bastonata..

da Indymedeia

Arrestato Stefano Schiavulli di Militia

Sequestrata la palestra dove si riunivano i neofascisti

Le accuse: apologia di fascismo, diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico, azioni contro la comunità ebraica romana e la figura del sindaco di Roma Gianni Alemanno

Roma, 11-06-2010

I carabinieri del Ros hanno arrestato Stefano Schiavulli, uno dei
principali esponenti del movimento neofascista Militia. La misura di
custodia cautelare, disposta dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della pool antiterrorismo della procura, è lo sviluppo dell'operazione condotta il 21 maggio scorso quando i carabinieri del ROS avevano eseguito una serie di perquisizioni.

A carico di Schiavulli e degli altri indagati, le accuse di apologia del fascismo, diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico eviolazione della Legge Mancino, con azioni contro la comunità ebraica romana e la figura del sindaco della città di Roma, Gianni Alemanno. Ma anche la 'ricettazione' di una divisa dell'esercito israeliano, che i militanti dell'organizzazione di esterma destra avrebbero sottratto nel 2009 a una giovane militante di sinistra.

E' stato anche eseguito il sequestro preventivo della 'palestra popolare Primo Carnera', luogo di ritrovo dei neofascisti, secondo il gip usata anche per fare fare proselitismo e diffondere idee fondate sull'odio razziale ed etnico.

da Rainews24

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Militia, arrestato Stefano Schiavulli
sequestrata la palestra Primo Carnera

L'uomo, ritenuto uno degli esponenti di spicco dell'organizzazione di estrema destra è accusato di ricettazione di una divisa dell'esercito militare israeliano. Sequestrata la palestra Primo Carnera, ritenuto luogo di proselitismo

Militia, arrestato Stefano Schiavulli sequestrata la palestra Primo Carnera


GUARDA IL VIDEO DELLA PALESTRA

I carabinieri del Ros hanno arrestato Stefano Schiavulli, 25 anni, di Roma, il più giovane ma anche il piu "motivato" tra i quattro esponenti del movimento neofascista "Militia" finiti nel mirino del pool antiterrorismo della procura della capitale che, venti giorni fa, li ha indagati per apologia del fascismo, diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico e violazione della Legge Mancino. A loro carico una serie di azioni contro la comunità ebraica romana e il suo presidente, Riccardo Pacifici, la comunità rumena e la figura del sindaco della Capitale Gianni Alemanno. Contestualmente all'arresto è stata anche sequestrata la "Palestra popolare Primo Carnera", nel quartiere di Montesacro, ritenuta dagli inquirenti punto di ritrovo degli esponenti di Militia.

Entrambi i provvedimenti sono stati disposti dal gip del tribunale di Roma, su richiesta della procura. Schiavulli, ritenuto dagli inquirenti uno dei maggiori esponenti di 'Militia', è accusato della ricettazione di una divisa militare dell'Esercito israeliano risultata frutto di una rapina - con finalità di discriminazione e di odio razziale e religioso nei confronti dello Stato di Israele - compiuta in Corso Trieste, a Roma, il 17 luglio 2009 da esponenti della stessa organizzazione ai danni di un giovane militante dell'area giovanile della sinistra.

All'arresto si è giunti in seguito alle indagini successive al blitz compiuto dal Ros il 21 maggio scorso, quando vennero fatte numerose perquisizioni locali e personali e furono notificati avvisi di garanzia a quattro appartenenti di Militia.
Oltre a Schiavulli, altri tre personaggi noti nel mondo dell'estremismo di destra: Maurizio Boccacci, Giovanni Pieristè e Massimo De Simone. Nel corso delle perquisizioni, estese anche alla 'Palestra popolare Primo Carnera', furono sequestrate, oltre alla divisa israeliana, anche armi bianche e strumenti atti a offendere.

I carabinieri del Ros hanno così eseguito un provvedimento di sequestro preventivo dell'immobile in cui si trova la 'palestra popolare', utilizzata - secondo l'accusa - anche per svolgere attività di proselitismo, aggregazione e diffusione di idee fondate sull'odio razziale ed etnico, in violazione della 'Legge Mancino'. Proprio in quella palestra, il 22 maggio scorso, si sarebbe dovuta tenere una "adunanza nazionale" che avrebbe dovuto consentire a Militia di fare un salto di qualità, diventando un'organizzazione più ampia che avrebbe raccolto attorno a sè numerosi gruppi dell'estremismo di destra. L'operazione dei carabinieri, il giorno prima, ha però mandato all'aria ogni progetto

(11 giugno 2010)

http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/11/news/militia_arrestato_stefano_schiavulli-4770094/?ref=HREC2-1

da Antifa

Il bavaglio all'informazione. Come funziona


I punti approvati al Senato

Approvata la fiducia posta dla governo sul ddl intercettazioni, ora il provvedimento passa alla Camera. Cosa cambia, secondo l'articolato licenziato ieri (10 giugno 2010) dal Senato. (fonte: Ansa)

- LIMITI: Intercettazioni possibili solo per i reati puniti con più di cinque anni. Ci sono i reati contro la Pubblica amministrazione e c'é anche lo stalking. I telefoni possono essere messi sotto controllo per 75 giorni al massimo. Se c'é necessità, vengono concessi altri tre giorni prorogabili di volta in volta con provvedimento del gip. Per i reati più gravi (mafia, terrorismo, omicidio ecc.) le intercettazioni sono possibili per 40 giorni, più altri venti prorogabili.

- DIVIETI E SANZIONI: Gli atti delle indagini in corso possono essere pubblicati non tra virgolette ma con un riassunto. Gli editori che li pubblicano in modo testuale rischiano fino a 300mila euro di multa. Le intercettazioni sono off limits per la stampa fino a conclusione delle indagini: per gli editori che sgarrano ci sono 300 mila euro di multa, che salgono a 450mila euro se si tratta di intercettazioni di persone estranee ai fatti. Colpiti anche i giornalisti: fino a 30 giorni di carcere o una sanzione fino a 10.000 euro se pubblicano intercettazioni durante le indagini o atti coperti da segreto.

- CIMICI: niente più microfoni piazzati in casa o in auto per registrare le conversazioni degli indagati. Le intercettazioni saranno consentite al massimo per tre giorni, prorogabili di altri tre.

- PM CIARLIERI: Se il responsabile dell'inchiesta passa alla stampa atti coperti dal segreto d'ufficio e semplicemente va in tv a parlare dell'inchiesta può essere sostituito dal capo del suo ufficio.

- TALPE: Chi passa alla stampa intercettazioni o atti coperti dal segreto istruttorio rischia da uno a sei anni di carcere.

- NORMA TRANSITORIA: Le nuove regole si applicano ai processi in corso. Quindi, anche se erano già state autorizzate intercettazioni con le vecchie regole, dovrà essere applicato il tetto dei 75 giorni.

- RIPRESE: Sulle riprese tv per i processi decide il presidente della corte d'appello, che può autorizzarle anche se non c'é il consenso delle parti.

- IENE, STRISCIA, REPORT: le registrazione carpite di nascosto sono permesse ai giornalisti professionisti e pubblicisti. Possono essere realizzate anche se c'é in ballo l'interesse dello Stato oppure per dirimere controversie giudiziarie. Negli altri casi, carcere da uno a quattro anni (norma in virtù della quale sarebbe stata condannata la escort Patrizia D'Addario per le sue registrazioni di Berlusconi a Palazzo Grazioli).

- CLERO: Se nelle intercettazioni finisce un sacerdote bisogna avvertire la diocesi; se l'intercettato è un vescovo il pm deve avvertire la segreteria di Stato vaticana.

Il sindacato dei giornalisti, Fnsi, ha proclamato una giornata di sciopero per il 9 luglio, invitando i quotidiani a vestire a lutto le prime pagine di domani.

Armando Spataro, magistrato antiterrorismo di Milano, una carriera spesa a combattere contro l'eversione, la criminalità organizzata ha dichiarato in una intervista sul provvedimento: "Se promulgato, i cittadini devono sapere che sarà a rischio la loro sicurezza, e mi sembra una bella contraddizione tra ciò che questa maggioranza ha sempre sostenuto, e cioè di voler mettere al centro dei propri programmi la sicurezza, e quanto di concreto sta facendo, rendendo inutili le intercettazioni, che sono uno strumento indispensabile per la lotta alla criminalità". "Tutti i criminali trarranno vantaggio da questa legge".

da PeaceReporter