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mercoledì 16 marzo 2011

La Lega nord e le leggi razziali


di Marco Barone
In questi giorni piovono provocazioni di varia natura.Vedi le dichiarazioni della Gelmini contro la categoria docente ed Ata, vedi l’insistere sul nucleare senza prospettar rispetto alcuno per i morti presenti e futuri del Giappone, e vedi specialmente le continue dichiarazioni della Lega Nord.
In un comunicato pubblicato sul sito della Lega Nord di Trieste si legge che….
E’ ora di smetterla con le strumentalizzazioni di un partito come quello di Fini sulla bandiera e sull’inno nazionale. Sempre nei confronti della Lega, unico vero partito del nord. Ieri ho dato indicazione di uscire dall’aula del Consiglio per evitare scontri, oggi, letto il giornale, sono costretto a dire ciò che penso. Come può festeggiare il 150° un partito i cui uomini votati dal centro destra hanno tentato e tuttora tentano di far cadere il governo proprio nell’anno del 150°. Con chi intende festeggiare questo evento un partito che continua a sfavorire gli italiani cercando di destinare quelle poche risorse disponibili agli stranieri ultimi arrivati. Come può sventolare la bandiera italiana e cantare l’inno nazionale un partito come il F.L.I. che in Consiglio comunale ha votato no al tetto degli stranieri nelle scuole comunali e no alla precedenza agli italiani nei servizi sociali ? Maurizio Ferrara - capogruppo Lega Nord
Tale comunicato si chiude con un chiaro punto interrogativo.
Ora la domanda la pongo io.
Come è possibile che in questo paese, che ha vissuto, patito, sofferto e debellato il fascismo, si permetta a forze politiche come la Lega Nord, Casapound, Forza Nuova, giusto per citarne alcune, legittimazione politica ed istituzionale?Come si conciliano i programmi separatisti,i richiami alla carta di Verona, alla legislazione fascista sul lavoro, che caratterizzano alcune forze politiche di questo paese con la Carta Costituzionale? O Con le DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI titolo XII dove si esplica che È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista?
Per rinfrescar la memoria perduta il Gran Consiglio del Fascismo stabiliva ad esempio
a) il divieto di matrimoni di italiani e italiane con elementi appartenenti alle razze camita, semita e altre razze non ariane;
b) il divieto per i dipendenti dello Stato e da Enti pubblici – personale civile e militare – di contrarre matrimonio con donne straniere di qualsiasi razza;
c) il matrimonio di italiani e italiane con stranieri, anche di razze ariane, dovrà avere il preventivo consenso del Ministero dell’Interno;
d) dovranno essere rafforzate le misure contro chi attenta al prestigio della razza nei territori dell’Impero
Mentre il .“REGIO DECRETO – LEGGE 5 settembre 1938 – XVI, n. 1390″ Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista VITTORIO EMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER LA VOLONTÀ DELLA NAZIONE RE D’ITALIA IMPERATORE D’ETIOPIA stabilica che :
Art. 1. All’ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado e nelle scuole non governative, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere ammesse persone di razza ebraica, anche se siano state comprese in graduatorie di concorso anteriormente al presente decreto; nè potranno essere ammesse all’assistentato universitario, nè al conseguimento dell’abilitazione alla libera docenza.
Art. 2. Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere iscritti alunni di razza ebraica.

Art. 3. A datare dal 16 ottobre 1938-XVI tutti gli insegnanti di razza ebraica che appartengano ai ruoli per le scuole di cui al precedente art. 1, saranno sospesi dal servizio; sono a tal fine equiparati al personale insegnante i presidi e direttori delle scuole anzidette, gli aiuti e assistenti universitari, il personale di vigilanza delle scuole elementari. Analogamente i liberi docenti di razza ebraica saranno sospesi dall’esercizio della libera docenza.

Art. 4. I membri di razza ebraica delle Accademie, degli Istituti e delle Associazioni di scienze, lettere ed arti, cesseranno di far parte delle dette istituzioni a datare dal 16 ottobre 1938-XVI.

Art. 5. In deroga al precedente art. 2 potranno in via transitoria essere ammessi a proseguire gli studi universitari studenti di razza ebraica, già iscritti a istituti di istruzione superiore nei passati anni accademici.

Art. 6. Agli effetti del presente decreto-legge è considerato di razza ebraica colui che è nato da genitori entrambi di razza ebraica, anche se egli professi religione diversa da quella ebraica.

Art. 7. Il presente decreto-legge, che entrerà in vigore alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno, sarà presentato al Parlamento per la sua conversione in legge. Il Ministro per l’educazione nazionale è autorizzato a presentare il relativo disegno di legge.

Cosa vogliono i leghisti? Proporre nuove leggi razziali fasciste?
Vogliono il fascismo?
Ed allora mi chiedo perchè queste forze politiche antidemocratiche e con principi e valori contrastanti con la Costituzione ancora vigente, trovano legittimazione istituzionale e legale?
La lega nord è stata sottovalutata per anni ed anni, ed ora hanno un potere così consolidato che sono in grado di determinare le sorti presenti e future di un Governo.
Ma la cosa più preoccupante è che rappresentano anche un sentimento diffuso sul territorio nazionale.
Campagne mediatiche continue ed orribilanti, il creare sentimento di insicurezza, di allarmismo, di precarietà esistenziale e lavorativa, il dividere, ha uno scopo ben preciso.
Riproporre il fascismo.
Credo che deve essere valutata la possibilità e la contestuale necessità di proporre iniziativa popolare per chiedere lo scioglimento di partiti come quello della Lega Nord, Casapound, Forza nuova.
Non è democrazia richiamarsi a principi fascisti, non è democrazia invocare le armi per distruggere l’unità dello Stato Italiano.
Questa democrazia per quanto mal funzionante, è figlia di un qualcosa che è costata la vita, sofferenze enormi a milioni di persone.
Quel qualcosa di meschino, schifoso era il fascismo.
La legge n. 645 20 giugno 1952, anche detta legge Scelba, all’art. 4 sancisce il reato di apologia del fascismo. Un reato commesso da chiunque faccia propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche

da Reset-Italia

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