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lunedì 4 luglio 2011

Le donne di Nardò ringraziano Marcello Risi

di Genoveffa Giuri
Uomini idonei ad esercitare il potere e competenti a Nardò ce ne sono anche troppi. Difficile scegliere. Il sindaco, quindi, lascia che siano i rapporti di forza tra le liste a determinare chi deve far parte della giunta, badando, comunque, ad ottenere la benevolenza delle alte sfere dei partiti della coalizione.

Ma in questa città donne all’altezza di un simile compito proprio non se ne vedono. Le donne che hanno sperato di poter contribuire a cambiare in positivo la vita neretina e si sono coerentemente impegnate per questo cambiamento sono state utilissime per raccogliere il consenso, per la legittimazione di un progetto in cui hanno creduto, ma, evidentemente, non possono competere con uomini con ben altri attributi.Eppure abbiamo motivo di essere contente: addirittura la nuova amministrazione presenta un elemento decorativo raro grazie alla designazione di una donna assessore (troppo avanzato sarebbe stato per noi il modello seguito da Pisapia a Milano). Non si tratta di una donna che vive a Nardò, città troppo arretrata per esprimere in loco una componente femminile emancipata. Sotto il dominio dei maschi di casa nostra non possono fiorire talenti al femminile. La donna il nostro Sindaco ha pensato bene di andare a scegliersela a Roma ( in questo caso esercitando pienamente quella libertà a cui ha rinunciato nella designazione degli altri assessori). Così abbiamo anche evitato il rischio di rimanere irretiti nel provincialismo.

Le donne di Nardò fanno, comunque, gli auguri a Francesca Muci riconoscendone le qualità e i meriti. A lei affidiamo, di necessità, il compito di rappresentarci.

Genoveffa Giuri

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