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giovedì 3 febbraio 2011

Egitto, ancora scontri nella notte: almeno 10 morti e 800 feriti


da Peace Reporter
L'esercito ha effettuato molti arresti. Per oggi si prevede nuova manifestazione pro-Mubarak. El Baradei: "Dopo queste violenze dialogo impossibile"

Secondo fonti mediche egiziane, il bilancio degli scontri tra dimostranti antigovernativi e pro-Mubarak, proseguiti per tutta la notte nel centro del Cairo, è di dieci morti e 800 feriti.
I sostenitori del regime hanno lanciato molotov e sparato contro le migliaia di manifestanti anti-Mubarak che hanno passato la notte in piazza Tahrir, causando secondo testimoni almeno cinque morti, che si aggiungono a quelli di ieri. Tra le vittime ci sono anche due agenti infiltrati tra i dimostranti pro-Mubarak.
La battaglia tra le due opposte fazioni, iniziata nel primo pomeriggio di ieri, è proseguita fino alle tre di mattina nella zona del Museo Egizio: dopo ore di scontri, i manifestanti antigovernativi sono riusciti a riprendere il controllo delle strade attorno al museo.

L'esercito egiziano ha effettuato vari arresti dopo gli omicidi della notte. Non è chiaro a quale schieramento appartengano gli arrestati. La misura sarebbe stata eseguita per evitare ulteriori scontri. Un rischio molto concreto se, come ha riferito questa mattina Al Jazeera, i sostenitori di Mubarak torneranno a manifestare oggi attorno a piazza Tahrir.

Commentando le violenze, il leader dell'opposizione Mohammed El Baradei ha dichiarato che "questi atti criminali" hanno reso impossibile qualsiasi ipotesi di aprire un negoziato con il governo. "Il regime ha perso il senso comune. Non abbiamo alcuna intenzione di avviare un dialogo con questo regime finché il principale responsabile di tutto ciò, Mubarak, non lascerà il paese. Deve andarsene"